Attacca gli avversari e pure gli alleati, poi stira ma non strappa l'alleanza, si indigna ma evita il muro contro muro: la Giorgia Meloni leader - per i sondaggi - del primo partito italiano non è più solo il volto e il motore dell'unica opposizione del governo Draghi. Veste i panni della stratega consapevole che urla e prove di forza sono importanti almeno quanto il saperle limitare: almeno per il momento. E così mentre l'amico Matteo Salvini vende caro ogni "zero virgola" che gli cede e fa di tutto per allentarne l'ascesa nel centrodestra, Meloni temporeggia e attende che scatti il semestre bianco le consenta di alzare i toni sull'esecutivo e che passino le elezioni comunali per rispondere alle bordate leghiste.
Rai, il centrodestra all'assalto: «A noi presidenza o Tg1»
Giorgia Meloni, dalla Rai a Milano
Ora però è il momento di tenere il punto.
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La decisione di disertare tra le polemiche (il «fatevi delle domande e datevi delle risposte» scandito dalla "sua" Daniela Santanché a pallazzo delle Stelline ieri, a Milano) è una richiesta ben precisa. Un "non dimentico" che senza dubbio, nell'ottica di un equilibrio ora utile anche alla Lega, le farà ottenere qualcosa. La presidenza della commissione di Vigilanza Rai oggi guidata dal senatore forzista Barachini magari, ma sempre dovendosi accontentare che passi il messaggio politico di una compensazione e non di una vittoria. D'altronde questo è il gioco delle tre carte che Salvini porta avanti da mesi nel centrodestra per evitare che i benefici di essere all'opposizione finiscano per pesare troppo all'interno dell'alleanza. Al punto che il leader del Carroccio le risponde: «Ci penserò io a garantire che i loro diritti non vengano violati». Un'uscita che però, finisce per far infuriare ancora di più la Meloni: «Vorrebbe “proteggerci” chi non riesce a proteggere nemmeno sé stesso dallo strapotere della sinistra? Non abbiamo bisogno di protezione», si è sfogata con i suoi secondo il Corriere.
Il testa a testa in pratica, non è per niente al capolinea. E lo testimoniano anche i sondaggi. Fratelli d'Italia è di nuovo il primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani. Dopo il sorpasso di due settimane fa e il controsorpasso della Lega, la Meloni e i suoi sono infatti tornati in testa nella rilevazione Swg del Tg La7. Con 20,8% delle preferenze, ha pochi decimi di vantaggio su Salvini, ma tanto basta per dimostrargli che a lasciare gli equilibri così come sono e subire ogni tanto, è una strategia che paga.