Decreto Natale, ultimo giorno di shopping in zona arancione: da domani scatta il rosso. Limitazioni e tante deroghe

Natale, da domani “la zona rossa”: limitazioni e deroghe. Seconda casa raggiungibile una sola volta
di Cristiana Mangani
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Mercoledì 23 Dicembre 2020, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 16:56

Quella di oggi sarà l’ultima giornata “gialla” prima di Natale: si potrà ancora fare shopping, mangiare al ristorante o prendere il caffè al bar. Secondo il calendario imposto dal decreto varato dal governo per le festivitá, scatterà da domani la zona rossa con un lockdown soft e diverse deroghe. 

Le prime limitazioni sono entrate in vigore già da lunedì scorso e riguardano il divieto di spostarsi fuori dalla Regione.

Le stesse regole varranno anche per oggi. Ma se non ci si potrà allontanare dal territorio, si potrà comunque fare acquisti, visto che i negozi potranno restare aperti fino alle 21, mentre i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle 18. È consentito l’asporto entro le 22.

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Dal 24 al 27 dicembre scatteranno le restrizioni più rigide. Sono ancora gli spostamenti a essere vietati fuori dalla regione, e anche quelli tra comuni, a meno che non si tratti di centri con meno di 5 mila abitanti. La necessità di muoversi dovrà dipendere da «comprovate esigenze», tutte comunque da certificare con l'apposito modulo. Rimarranno aperti, invece, i negozi che vendono generi alimentari, i supermercati, le farmacie, le tabaccherie, le edicole, i barbieri e i parrucchieri. Sarà consentito sempre tornare al proprio domicilio, residenza e abitazione, anche se nel rispetto del coprifuoco imposto dalle 22 alle 5 del mattino.

Durante le giornate, poi, saranno ammesse le visite ad amici e parenti per un massimo di due persone. Ci si potrà spostare soltanto una volta nella stessa giornata per andare in abitazioni private che si trovino nella stessa regione. Non ci sono limiti per i minori di 14 anni, per le persone affette da disabilità e per quelle non autosufficienti. Nel caso ci si spostasse in auto con un ragazzo che ha più di 14 anni, non potranno esserci altri adulti. Si potrà rimanere a dormire da parenti e amici.

In base alle domande rivolte dai cittadini al governo (le faq), un’altra concessione ammessa dopo l'entrata in vigore del decreto legge è quella che riguarda le seconde case: è permesso, infatti, lo spostamento nella seconda casa anche per l'intero periodo festivo (dal 21 dicembre al 6 gennaio), ma dovrà avvenire solo all’interno della stessa regione. Ci si potrà recare nell'abitazione fuori città anche se la casa ha più comproprietari di un solo nucleo familiare convivente. Qualora in queste stesse date si rientrasse presso il proprio domiclio, non si potrà poi ritornare nella seconda casa fiono al giorno dell'Epifania.

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 Gli spostamenti per turismo che non avvengano verso una seconda casa o per andare a trovare un amico o un parente non sono ammessi. L’unica eccezione è rappresentata dagli spostamenti per turismo all’interno della stessa regione ma partendo da comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai confini del Comune, e con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia. 

Il governo non ha espresso divieti su quello che accadrà nelle case private, ma solo raccomandazioni. All'interno delle mura domestiche è impossibile effettuare controlli e le forze dell'ordine potranno intervenire solo in caso di denuncia per violazione della quiete pubblica. In ogni caso il Comitato tecnico scientifico continua a suggerire un atteggiamento rigoroso e attento: il minor numero di commensali possibili a tavola e per un tempo limitato, mantenere la distanza di sicurezza. Meglio stare seduti al tavolo se il distanziamento è garantito. Tenere il più lontano possibile i bambini dai nonni, e continuare a indossare la mascherina anche in casa, soprattutto se ci sono estranei al nucleo dei conviventi.  E poi, igienizzare spesso le mani e lavarle frequentemente, in particolare durante il passaggio dei regali.

Il governo specifica anche quali dovranno essere le modalità per andare a trovare parenti e amici nei giorni “rossi” successivi al Natale, quelli del 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, «quando sarà possibile, per chi vive in un comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia».

Palazzo Chigi specifica, poi, cosa si intende per “residenza”, “domicilio” e “abitazione”.

Residenza
«La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento».


Domicilio
«E' il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza».


Abitazione
«Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze».


Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.

Tutte le violazioni dei divieti di spostamento verranno punite con una sanzione amministrativa che potrà essere da 400 a 1000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avverrà mediante l’utilizzo di un veicolo.

 
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