«Questa è una crisi tutta in casa vostra» frutto di un governo «unito solo dalla volontà di non andare alle elezioni perché le avrebbe vinte il centrodestra», esordisce Matteo Salvini nel suo intervento in Senato durante le dichiarazioni di voto che precedono la chiama per la fiducia a Conte. «Responsabili? Voi - attacca - state cercando dei complici per non mollare la poltrona». Ma la bagarre esplode quando il leader della Lega se la prende con i senatori a vita: «Ricordo ai senatori a vita che si apprestano a votare la fiducia, cosa diceva il leader dei 5 Stelle di loro, 'non muoiono mai o muoiono troppo tardi', che coraggio che avete...», dice Salvini attribuendo la frase a Beppe Grillo.
Bagarre in Senato
Subito dopo Casellati è intervenuta per condannare i toni: «Non mi sembrano parole appropriate, lo trovo veramente irrispettoso per i senatori a vita».
Salvini su Recovery plan e Quota 100
Salvini parla anche di Recovery plan: «Sono per due terzi dei prestiti che dovranno essere restituiti, non è 'cosa vostra', ma cosa di tutti». E poi: «Non prendiamo lezioni di tutela dei diritti umani da chi mette sullo stesso piano gli Usa e la Cina», continua. «L'avvocato Conte - prosegue - ha fatto bene a combattere per quota 100 e opzione donna. Se l'Europa ci chiede di abolirle deve dire di no».
Il capo della Lega si rivolge anche a Renzi: «Noi per i no dei Cinque Stelle, lo ricordo al collega Renzi, non abbiamo mollato due poltrone ma ne abbiamo mollate sette, e senza rimpianti».
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