Roma, Bove è sempre più re di Coppa: in due anni ha riscritto la storia

Il gol di ieri segnato allo Slavia Praga dopo soli 43 secondi è quello più veloce realizzato dalla Roma in Europa League

Roma, Bove è sempre più re di Coppa: in due anni ha riscritto la storia
di Gianluca Lengua
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 00:41

Sarà il profumo d’Europa o la fiducia incondizionata di José Mourinho, fatto sta che Edoardo Bove incide e come nelle notti europee. Il gol di ieri segnato allo Slavia Praga dopo soli 43 secondi è quello più veloce realizzato dalla Roma in Europa League. Ha battuto anche Mkhitaryan che contro il Cluj il 5 novembre 2020 ci ha impiegato 57 secondi. Un’azione nata da un errore di Holes in difesa che El Shaarawy ha sfruttato servendo Edoardo libero al limite e da lì ha fatto partire il destro finito sotto l’incrocio. Una rete che ha messo in discesa la partita. La sua gara è durata solo 45 minuti, a fine primo tempo José (in tribuna) ha dato ordine di sostituirlo. Forse perché la botta incassata al 19’ da Doudera tra ginocchio destro e tibia gli stava dando problemi. O anche perché era l’unico ammonito per un fallo al 23’ su Zaferis. Al suo posto è entrato Paredes che si è piazzato al centro del centrocampo. 

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E pensare che quando Mourinho è arrivato a Trigoria nel 2021, Bove era a un passo dall’essere ceduto a un club di Serie C.

José ha bloccato tutto e lo ha voluto tenere con lui perché aveva intravisto delle qualità che avrebbe limato e incrementato. Ci ha messo quasi un anno e mezzo, ma i risultati adesso sono sotto gli occhi di tutti. Ha le carte in regola per giocare con continuità in una squadra come la Roma. L’apice lo ha raggiunto la scorsa stagione quando ha realizzato la rete decisiva in semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen e che è valsa la finale di Budapest con il Siviglia. Da quel giorno “cane malato” (così lo ha soprannominato Mourinho per la sua rabbia nel rincorrere gli avversari) è salito nelle gerarchie e da bambino si è trasformato in uomo. 

 

VICINO ALLA SERIE C

In estate avrebbe potuto accettare la chiamata di un club di medio bassa classifica dove avrebbe avuto la certezza di giocare sempre da titolare. Un percorso che in molti a Trigoria hanno intrapreso come Pellegrini, Florenzi e per poco Frattesi. Attestarsi in un club di prima fascia come la Roma e restare nonostante gli ostacoli è qualcosa a cui possono ambire campioni del calibro di Totti e De Rossi. Ovviamente non è il caso di fare paragoni, ma bisogna prendere atto che un ragazzino che fino a due anni e mezzo fa era in Primavera con un piede in Serie C, oggi sta diventando decisivo a suon di gol in una società che ambisce alla Champions. IL RINNOVO Niente male a 21 anni e con un contratto ancora da 350mila euro a stagione più bonus. Tiago Pinto deve fare in fretta a consolidarlo, anche se problemi tra lui e la società non ce ne sono. Presto arriverà il rinnovo e un aumento sostanzioso dell’ingaggio (1 milione a stagione e prolungamento fino al 2027), poi se arriveranno offerte irrinunciabili si vedrà. La piazza si è già schierata con Edo, soprattutto i tifosi più giovani che sui social la scorsa estate si sono opposti con forza alla possibile cessione. Era nell’aria, infatti, una vendita al Sassuolo per raggiungere in fretta i 30 milioni di plusvalenza da mettere a bilancio entro il 30 giugno. Alla fine, la scelta è ricaduta su Volpato e Missori, perché Mourinho ha bloccato la vendita. E i risultati gli stanno dando ragione. 
 

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