Alessandro Liberini, in uscita il nuovo singolo Domani: «Nel brano c'è il me di oggi che parla al sè del passato»

Alessandro Liberini, in uscita il nuovo singolo Domani: «Nel brano c'è il me di oggi che parla al sè del passato»
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Lunedì 18 Marzo 2024, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 15:12

Dal 22 marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica “Domani”, il nuovo singolo di Alessandro Liberini che anticipa l'uscita dell' album “Senza tempo” prevista per il 5 aprile 2024.. “Domani” è una canzone energica, spensierata e ironica, ma al tempo stesso riflessiva, in cui emerge l’esigenza di vivere il presente, l’adesso, e non aspettare un domani che non si sa quanto tornerà. Ci sono melodie, suoni pop e cassa dritta nelle strofe, che vanno ad introdurre un ritornello più power ed energico. Ci si pongono domande, e si arriva a conclusioni, per trovare poi risposte e stimoli.

Il videoclip di “Domani” è stato diretto (come per “Che ti manca” e “Qualcosa cambierà”) da Daniele Tofani, giovane regista che ha lavorato per Manêskin, Negramaro, Fabrizio Moro, Marracash e altri big della scena italiana. A metà tra lyric e video autoriale, per “Domani” la parola d’ordine è semplicità. L’intero testo si affianca alle immagini di Alessandro, che lo interpreta con naturalezza, alternando parti cantate a momenti liberi, in cui sguardi, espressioni o semplici movimenti accompagnano a loro volta le parole, in una fusione armonica tra musica, parole e immagini.

Guarda il videoclip su YouTube 

Il nuovo disco di Alessandro Liberini
 

“Senza tempo”, il nuovo disco di Alessandro Liberini in uscita il 5 aprile 2024, è una raccolta di brani pubblicati a partire dal 2020 ad oggi, e anche di pezzi inediti. Un mix tra pop, rock, cantautorato, suoni internazionali, pezzi veloci e ballad introspettive. Il titolo nasce durante la lavorazione del disco, che sembrava essere infinita, e dal fatto che il progetto racchiude in sé pezzi scritti da Alessandro in un arco temporale lungo, dagli esordi fino a brani nati negli ultimi mesi. “Senza tempo” anche perchè queste canzoni non sono collocabili in un periodo storico preciso della discografia italiana, ma vanno in direzioni e scelte sonore dettate dal puro istinto e necessità artistiche, senza necessariamente seguire copioni o strade battute apparentemente più facili e veloci.

Alessandro, quando hai capito che la musica avrebbe fatto parte della tua vita?

Ciao e grazie dell’invito a questa intervista anzitutto! Da quando ho iniziato a suonare, a scrivere, ci sono stati periodi più o meno lunghi in cui ho allentato con la musica.

Ho dedicato il mio tempo ad altro, e trascurato in un certo senso la scrittura. Ma la musica poi è sempre tornata, e ogni volta che succedeva realizzavo sempre di più il fatto che avrebbe fatto parte della mia vita a prescindere . Negli ultimi anni il discorso è cambiato, perché vivo quotidianamente il mio rapporto con la musica. Ogni giorno faccio qualcosa in più, che sia appuntare un’idea, scrivere una melodia o canzone, creare contenuti, pianificare attività, progettare.

La cosa che più mi lega alla musica è proprio il discorso di necessità, e me ne accorgo ogni volta che magari devo fermarmi mentre sto guidando, perché mi arriva un’idea all’improvviso, e devo subito fissarla e appuntarla prima che mi sfugga.

Quali sono i tuoi modelli musicali di riferimento?

Sono cresciuto ascoltando i grandi cantautori degli anni ‘80 e ‘90. In quegli anni sono stati prodotti grandi dischi e canzoni che vanno al di là del tempo, e considero intramontabili. Ne ho subito molto l’influenza per quanto riguarda la scrittura dei testi, e la fusione con melodie che esaltano l’importanza delle parole. Allo stesso tempo ho da sempre ascoltato e amo tutt’ora i gruppi stranieri, rock e non solo: Queen, Pink Floyd, così come Nirvana, Linkin Park… Ho avuto un periodo adolescenziale in cui suonavo anche metal. Non mi creo limiti nell’ascolto della musica, e non mi creo problemi ad andare ad ascoltare dal vivo un Masini, così come il giorno successivo assistere ad uno show dei Metallica. Anche nella musica che creo, cerco di non limitarmi nell’esprimermi, di spaziare tra più generi e sperimentare, anche perché io stesso ho bisogno continuamente di nuovi stimoli.

E’ uscito da pochi giorni il tuo singolo “Domani”: cosa succede domani?

“Domani qualche cosa succederà”… è in un certo senso una scusa, che ci diciamo quando non abbiamo oggi la voglia o il coraggio di affrontare, fare qualcosa … ma è allo stesso tempo anche una speranza, che ci diamo, pensando che qualcosa cambi in noi, e arrivi quell’input che aspettavamo, per non aspettare più. Nel mio domani c’è un altro giorno da non sprecare , e nella mia “Domani” c’è il me di oggi che parla al sé del passato, e a chiunque si trovi bloccato in una sorta di limbo temporale, in una fase di stallo della propria vita. L’ho scelto come singolo che lancia il mio disco “Senza tempo”, in uscita il 5 Aprile, perché è un pezzo che ritengo completo, e mi rappresenta molto. Riassume buona parte di quello che sono e si sentirà nel disco. Ci sono i suoni elettronici, le chitarre, la batteria, i momenti felici e veloci, gli stacchi e virate più lente e riflessive, le melodie e il linguaggio italiano , il sound più internazionale.

Il brano è accompagnato da un videoclip che porta la firma di Daniele Tofani che ha lavorato tra gli altri anche con Manêskin, Negramaro, Fabrizio Moro, Marracash, com’è nata la vostra collaborazione?

Con lui abbiamo un amico comune, Daniele Ingrati, che è il mio produttore artistico. Ci siamo conosciuti due anni fa, per la produzione del videoclip di “Qualcosa cambierà”, che fa parte della tracklist del disco. Volevo un video di un certo calibro, e sapevo come lavorava , ed ero certo del risultato. Abbiamo collaborato nuovamente anche per il video del mio precedente singolo “Che ti manca”. Siamo andati sempre più verso il minimal, e l’esaltazione dell’individuo. In “Qualcosa cambierà” ci sono io e la band, in “Che ti manca” io e alcuni personaggi, in “Domani” ci sono solo io, le mie parole e le mie espressioni. Abbiamo sviluppato questa idea per dare ancora più risalto alla musica, alle parole e alla mia personalità artistica .

Ti vedremo in concerto prossimamente?

Il prossimo appuntamento live è a Modena, il 12 Aprile. Sarò ospite ad un evento al Caffè Concerto, storico locale in cui hanno cantato grandi artisti come Pavarotti, Ligabue, Zucchero. Sarà per me un’esperienza doppiamente unica, sia perché respirerò l’aria dell’arte e musica emiliana, sia perché mi esibirò in duo acustico accompagnato da una violinista. Voce, chitarra e violino è una delle dimensione live che preferisco, perché canto le mie canzoni così come le scrivo e nascono, e ne esce la vera essenza . Poi con l’aggiunta del violino, se ne evidenzia l’anima. A seguire, entro i primi di maggio, ci sarà il release party del disco, nella mia città (Roma), in una location che comunicherò a breve sui miei canali, non appena definiti alcuni dettagli. Infine una serie di date estive, tra festival e manifestazioni all’aperto, che sono in aggiornamento proprio in questi giorni. Questa estate sarà per me fondamentale per incontrare nuovo pubblico, promuovere il mio disco e misurarmi con chi ancora non mi conosce, e mi ascolterà magari per la prima volta. E anche se girare e preparare i live è comunque un lavoro che richiede impegno, conto anche di divertirmi e divertire, e godermi al massimo l’energia che ci si scambia e si vive negli spettacoli! Poi ancora date indoor in autunno, mentre sto continuando a preprodurre il mio prossimo disco…

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