Umbertide, il monitoraggio di Arpa: «Nessuna criticità rilevata nel Tevere»

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Venerdì 9 Aprile 2021, 05:01
LA QUESTIONE
UMBERTIDE Il Tevere, all'altezza del campo gara, gode di buona salute. Lo ribadisce Arpa, specificando che «i dati acquisiti dalla stazione di monitoraggio, nelle ultime settimane, non hanno evidenziato alcuna criticità nei parametri chimico-fisici delle acque». Dati acquisiti attraverso la centralina all'altezza del ponte sulla Tiberina, consultabili visitando il portale web dell'Agenzia nella sezione dedicata al monitoraggio continuo delle acque superficiali. Ma chi vive tutti i giorni, o quasi, l'ambiente fluviale ha una percezione diversa. Nel tratto più volte incriminato sono comparse macchie verdastre e schiuma, effetto, si ipotizza, di una sostanza chimica emulsionata dalla corrente. E' l'ultima delle segnalazioni che si sono succedute negli anni senza mai certezza le cause. Sversamenti di vari colori, dal giallo al marrone, per lo più accompagnati da effluvi nauseabondi, anche fastidiosi per il naso e gli occhi. Fenomeni sempre associati alla minor voracità del pesce ed al comprensibile disappunto dei pescasportivi.
A Città di Castello, invece, è la Scatorbia a provocare qualche mal di pancia. «Un progetto di fattibilità circa la possibilità di riapertura e smantellamento della copertura per rendere libero, visibile, quindi controllabile e ispezionabile l'intero tratto del letto dell'ultima parte del torrente». Lo chiedono i consiglieri Pd Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli, riprendendo una loro precedente interrogazione. Dall'ente gestore del Servizio Idrico Integrato aspettano «un'immediata ispezione del tratto tombato al fine di verificare eventuali perdite dei collettori fognari con probabile conseguente inquinamento del torrente Scatorbia e del Tevere». Dall'Arpa, «accurate indagini nel tratto cittadino del torrente per valutare, se rilevato, il tipo di inquinamento o altre cause che rendono l'acqua torbida e male odorante». Nel 2017, ricordano Minciotti e Tavernelli, «avevamo sollecitato la possibilità di monitorare il rischio di esondabilità anche di altri torrenti, in particolare del Vaschi, classificato con la Scatorbia a rischio molto elevato». Nella risposta l'assessore Massimo Massetti puntualizza: «Ce ne stiamo occupando dal 2018, le risorse di Umbra Acque, approvate nell'ultimo piano investimenti, serviranno per verificare l'intero percorso».
Walter Rondoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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