Movida caos, pugno di ferro Chiuso un locale e due daspo

Movida caos, pugno di ferro Chiuso un locale e due daspo
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 05:01
L'EMERGENZA
Il pugno di ferro della questura ipotizzato dopo l'ultima notte di un weekend ad alto rischio, non solo in centro, arriva puntuale. Chiuso un locale per cinque giorni e daspo di uno e due anni nei confronti di protagonisti di risse e minacce durante le notti perugine.
Il locale che è stato chiuso per cinque giorni e il titolare multato con 400 euro, si trova a Pian di Massiano, zona minimetrò. Secondo quanto riportato dalla questura sabato sera si è trasformato in una discoteca abusiva. Abusiva perché le disco sono ancora sigillate nonostante la zona bianca.
La segnalazione che ha fatto scattare la verifica della squadra volante è arrivata direttamente dalla sala operativa. Difficile immaginare che la serata con dj e persone (addirittura c'è chi ha contato fino a duecento) ammassate senza mascherine e non rispettando le distanze, non arrivasse alla finestre della questura. Così quando gli agenti sono arrivati hanno visto al volo quello che succedeva e, come spiega la nota della polizia «vista anche l'ingente mole di persone e al fine di scongiurare anche pericoli per l'ordine e la sicurezza pubblica hanno documentato i fatti». Facile immaginare una ripresa con il telefonino che vale più di mille parole. Adesso sulla vetrina del locale c'è il foglio con il nastro adesivo bianco e rosso della Squadra Amministrativa della Divisione Pasi che certifica lo stop delle attività per cinque giorni.
Un provvedimento annunciato visto che il primo bilancio dell'ultimo sabato sera con la mala movida aveva individuato situazioni a rischio non soltanto in centro. Dimostrazione che se l'acropoli diventa il luogo di ritrovo di chi esagera, la periferia non è da meno se c'è chi arriva a organizzare una serata non lontano dalla questura.
In centro, invece, è scattato uno dei due daspo e emessi dal questore Antonio Sbordone.
Il primo daspo (cioè il divieto di accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento, nonché lo stazionamento nelle immediate vicinanze), riguarda un algerino di 53 anni che ha aggredito un presunto rivale con tanto di minacce: «Ho la pistola e ti sparo ovunque ti trovo». Per fermare la violenta lite sono intervenuti gli agenti del posto fisso di polizia di via Bartolo e gli agenti della Municipale. Il daspo Willy è scatto per un anno ma l'algerino è stato denunciato anche per minacce e lesioni.
L'altro daspo Willy è riferito a una notte calda del 22 maggio a San Mariano di Corciano. Il daspato è un tunisino di 28 anni che davanti a un locale, ha ferito un ragazzo con una coltellata. Il daspo vale due anni e lo straniero è stato anche denunciato per lesioni aggravate.
«I provvedimenti di divieto di accesso e avvicinamento ai locali-spiega una nota delle questura- sono misure di prevenzione di competenza dell'autorità provinciale di pubblica sicurezza rientrante nelle categorie di divieto di accesso ad aree urbane (denominati Dacur), la cui disciplina è stata modificata nel 2020 all'indomani dei tragici fatti che portarono alla morte del ventiduenne Willy Monteiro Duarte. La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a ventimila euro».
Luca Benedetti
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