I CONTROLLI
Controlli a tappeto su redditi e pensioni di cittadinanza: centinaia

I CONTROLLI Controlli a tappeto su redditi e pensioni di cittadinanza: centinaia
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Venerdì 9 Aprile 2021, 05:01
I CONTROLLI
Controlli a tappeto su redditi e pensioni di cittadinanza: centinaia sono già stati revocati e si calcola come più di uno su tre sia illegittimo. Questi i primi risultati dei controlli massivi che la direzione regionale dell'Inps sta effettuando in questi ultimi giorni, con l'obiettivo di individuare tutti i casi di indebita percezione da parte di chi non ha diritto alla prestazione. Per stanare, insomma, i furbetti dell'assegno ma individuare anche chi, magari in buona fede, ne ha fatto richiesta ma senza averne i requisiti previsti dalla legge. Secondo i dati forniti dal direttore regionale dell'istituto di previdenza sociale Fabio Vitale, al 28 febbraio in Umbria erano circa 10mila i nuclei familiari percettori di reddito o pensione di cittadinanza, per un totale di oltre 21mila persone coinvolte. L'importo medio del contributo si attesta su circa 530 euro mensile.
«Come noto ricorda una nota dell'Inps -, per accedere al Reddito/Pensione di Cittadinanza è sufficiente autocertificare il possesso dei requisiti richiesti, alcuni dei quali riguardano fatti non accertabili immediatamente dall'Inps, quali ad esempio la residenza sul territorio italiano da almeno 10 anni o la corrispondenza tra il nucleo familiare dichiarato in Isee e quello presente in anagrafe comunale. Per questi requisiti l'Istituto procede ad una verifica successiva». Che è quello che sta avvenendo in questa fase.
I NUMERI
La sola sede di Perugia, con esclusione delle agenzie, ha in carico secondo i dati forniti dall'Inps - circa 3.300 redditi di cittadinanza. «Di questi spiega la nota firmata dal direttore Vitale -, 450 sono già stati revocati. Si tratta di cittadini comunitari privi del requisito della residenza in Italia da almeno dieci anni. Il risultato è solo parziale in quanto i controlli sono in corso e riguardano tutti i requisiti per i quali è necessario procedere a verifica. La stima è che circa il 35-40 per cento delle percezioni siano indebite e dunque dovranno essere revocate». «In un contesto difficile come quello che stiamo vivendo, in piena pandemia conclude il direttore regionale -, è particolarmente importante che le risorse economiche vengano utilizzate nel rispetto della legalità. Il reddito di cittadinanza, al pari di altre prestazioni assistenziali, è una misura utile per sostenere chi ne ha bisogno ma non deve essere abusata. Il nostro impegno in questa direzione sarà massimo, in sinergia con tutti gli altri attori istituzionali coinvolti». I furbetti sono avvisati.
E. Prio.
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