Centro per il rimpatrio, via libera in commissione

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Mercoledì 5 Maggio 2021, 05:00
SICUREZZA
È stato approvato con i 9 voti a favore della maggioranza, i 4 voti contrari dell'opposizione e l'astensione di Morbello (M5S) l'ordine del giorno presentato dal consigliere Massimo Pici del gruppo Perugia Civica e dal gruppo Fratelli d'Italia sull' Istituzione di un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) in Umbria e richiesta apertura sedi Consolari non presenti a Perugia dei gruppi clandestini più numerosi, presenti nel nostro territorio.
Massimo Pici ha ricordato che I Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), sono strutture di accoglienza dove vengono trattenuti i migranti irregolari che non hanno i requisiti per ottenere lo status di rifugiati e devono quindi essere espulsi; tali Cpr sono strumenti indispensabili per trattenere i migranti irregolari che si macchiano di reati gravi, in attesa della loro identificazione ed espulsione. Si tratta, tra Crp e Consolati, di una battaglia che Pici, anche come sindacalista del Siulp, porta avanti da tempo. Proprio un rappresentante del Siulp, è intervenuto in commissione Roberto Roscioli. Sul Cpr da 150 posti ha dato la disponibilità a impegnare l'amministrazione comunale l'assessore alla sicurezza, Luca Merli.
Il no del centrosinistra è nelle perplessità espresse da Giuliano Giubilei. È vero, ha detto, che la soluzione più temuta dai clandestini è quella rimpatrio. Tuttavia ha sostenuto che la proposta contenuta nell'ordine del giorno non sta in piedi perché, innanzitutto, il Comune non ha alcuna competenza in materia essendo la misura di competenza del ministero dell'Interno. Stupisce, quindi, che si proponga di istituire un cpr sul territorio in quanto potrebbe determinare disordine sociale e forti proteste da parte della popolazione. Anche sulla proposta di istituire una sede consolare Giubilei ha manifestato perplessità ritenendola impraticabile.
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