Video rap per esaltare il clan, la polizia arresta per droga Valentina Travali

Video rap per esaltare il clan, la polizia arresta per droga Valentina Travali
di Marco Cusumano
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Venerdì 12 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 18:25

La risposta dello Stato è arrivata immediatamente. Dopo appena dieci giorni dalla pubblicazione del video rap inneggiante al clan Travali-Di Silvio, la polizia ha eseguito ieri mattina l'arresto di Valentina Travali. La donna compare all'inizio del filmato, poi rimosso da Youtube, mentre conta denaro contante, seduta nella sua abitazione.

Le indagini della Squadra Mobile, guidata da Giuseppe Pontecorvo, hanno consentito di accertare che le riprese del video sono state effettuate nell'abitazione della Travali tra il 23 e il 25 febbraio, in violazione delle prescrizioni degli arresti domiciliari avendo fatto entrare almeno 5 persone nella sua casa per effettuare il video. Così è scattata la misura dell'aggravamento della custodia cautelare, con il trasferimento di Valentina Travali in carcere. La donna era stata arrestata nell'operazione Reset insieme ad altri esponenti del clan Travali.

ARMI E DROGA
Ma non è tutto. Durante il blitz della polizia in casa di Valentina Travali, nei Palazzoni della Q4 proprio dove è ambientato il video, è stata trovata una penna pistola calibro 22 con un bossolo all'interno e un centinaio di cartucce di vario calibro.
«Gli accertamenti tecnici - spiega la Questura in una nota - disposti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina hanno consentito di riscontrare che la penna pistola, priva di matricola e punzoni di collaudo, è in buone condizioni e alle prove dello sparo non ha evidenziato difetti di funzionamento, è classificata secondo la normativa vigente come arma tipo guerra e arma clandestina». Inoltre, sempre in casa di Valentina Travali, sono stati trovati circa 5 grammi di cocaina e 50 grammi di sostanza da taglio.

LE INDAGINI
Subito dopo la segnalazione del video la Squadra Mobile, attraverso la Postale, ha chiesto e ottenuto da Youtube la rimozione della clip che aveva già raccolto 2.500 visualizzazioni in poche ore.

Gli investigatori hanno identificato rapidamente quasi tutti i ragazzini che compaiono nel filmato, alcuni con il volto coperto da passamontagna. Nei giorni successivi alcuni di loro si sono presentati in Questura, accompagnati dai genitori, per dissociarsi dal contenuto del video.

Analizzando il filmato si nota un particolare non secondario: le strofe sono 8, vengono cantate a turno da 4 ragazzi. Di questi è soltanto uno a pronunciare le frasi più pesanti quelle che sono state oggetto degli approfondimenti della polizia, i riferimenti ai membri del clan arrestati pochi giorni prima nell'ambito dell'operazione Reset e gli espliciti inviti a usare la violenza. Questo ragazzo minorenne, ritenuto il promotore della diffusione del messaggio di sostegno al clan, non a caso è un parente dei fratelli Travali ai quali si fa riferimento nel video, considerati i leader del clan che gestiva il traffico di droga insieme ai Di Silvio. «Altri giovanissimi - commenta il capo della Squadra Mobile, Giuseppe Pontecorvo - hanno riferito di voler emulare un rapper, ma il fine è stato ben diverso e il messaggio di solidarietà agli esponenti del clan, arrestati da poco, è arrivato in maniera chiara e diretta».

IL SINDACO
Intanto ieri, su istanza del sindaco Damiano Coletta, è stato convocato per il 19 marzo (seconda convocazione) un consiglio comunale con un unico punto all'ordine del giorno: «Pubblicazione e diffusione video Zona su YouTube». Un episodio che «non può essere sottostimato, né sopravvalutato - ha spiegato il sindaco - ma esaminato nella sua gravità. Lo analizzeremo in Consiglio, perché la politica tutta deve sapersi muovere in maniera unanime nella capacità di individuare percorsi che diano una risposta».

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