Per il compleanno Latina si "regala" la Banca d'Italia: diventerà sede universitaria

L'assessora Ada Nasti: avviso pubblico per la manifestazione di interesse, sarà una svolta per il centro città

Per il compleanno Latina si "regala" la Banca d'Italia: diventerà sede universitaria
di Monica Forlivesi
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Martedì 19 Dicembre 2023, 12:04

Nella tarda mattina di ieri la firma davanti al notaio: la sede della ex Banca d'Italia è ufficialmente del Comune di Latina. È un palazzo immenso, fin dalla sua costruzione un posto silenzioso e austero come si addice agli uffici della banca centrale, eppure chi ha amministrato questa città negli ultimi anni se lo è immaginato - una volta acquisito - il posto ideale per la cultura e lo studio: eventi, convegni, università. Non chiassoso ma vibrante, carico di energia. E forse sarà così. Se lo guardi ora, chiuso, grande, inferriate alle finestre, con i muri bianchi e grigi, non trasmette grandi emozioni, ma la trasformazione è dietro l'angolo, e la racconta l'assessora Ada Nasti: «Prima di tutto ci trasferiremo gli uffici comunali, in questo modo lasceremo il Pegasol dove da anni il Comune paga l'affitto, una parte degli uffici è già stata trasferita, la restante traslocherà appena terminati i lavori di adeguamento in un'ala dell'ex Banca d'Italia».

Guardando il palazzo, sulla sinistra, c'è un ingresso dal quale si accede agli alloggi utilizzati negli anni dai funzionari di Bankitalia, lì saranno trasferiti gli uffici finanziari del Comune e l'Avvocatura, con il risparmio realizzato non dovendo più pagare l'affitto si sosterranno le rate del mutuo contratto per acquisire il palazzo storico di piazza della Libertà. È stato infatti progettato nel 1933 dall'architetto Vincenzo Munari e costruito nel 1933-34. La costruzione ebbe inizio immediatamente dopo l'inaugurazione del centro urbano di Littoria quando la Banca concluse le trattative per l'acquisto del terreno con l'Opera nazionale combattenti. Ieri è stato il compleanno anche di questo edificio, fu inaugurato infatti il 18 dicembre del 1934.

IL FUTURO

Fin qui abbiamo parlato della collocazione degli uffici comunali, ma il cuore del palazzo - complessivamente di 4.000 metri quadrati - avrà una destinazione diversa. «Faremo un avviso pubblico per l'acquisizione di manifestazioni di interesse per l'Università - sottolinea l'assessora Nasti - Vediamo chi parteciperà, se serviranno nuovi spazi alle facoltà attualmente presenti sul nostro territorio ma si potrebbe immaginare anche un'offerta didattica diversa, l'arrivo di una nuova facoltà nel polo pontino. Questo lo vedremo quando arriveranno le manifestazioni di interesse. Di certo una facoltà in quell'area del centro significherebbe rivitalizzarlo, dare una spinta agli affitti delle case per gli studenti, ai locali, dai bar ai ristoranti ai negozi. Sarebbe una svolta, ne siamo fermamente convinti».
Il primo passo verso la svolta ieri con la firma davanti al notaio Giuseppe Coppola dell'atto di acquisto, sono intervenuti la sindaca Matilde Celentano, il dirigente al patrimonio Diego Vicario e la dottoressa Chiara Oliva, direttrice responsabile della sede di Roma della Banca d'Italia. Ora si dovranno avviare i lavori di ristrutturazione e riempire quell'enorme contenitore di vita. Ora i tasselli sono tutti a disposizione del Comune che sta ridisegnando la mappa degli uffici comunali, oltre ad Avvocatura e uffici finanziari all'ex Banca d'Italia, il polo Tributi e Suap, lo sportello delle Attività produttive, in piazza del Popolo nel palazzo di fronte al municipio, il polo Istruzione e Servizi sociali in via Varsavia e da ieri l'ufficio Anagrafe che è tornato ad essere attivo nella sua storica sede di corso della Repubblica.
Monica Forlivesi
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