Latina, scippatore seriale arrestato dalla polizia, è vicino ai Travali

Latina, scippatore seriale arrestato dalla polizia, è vicino ai Travali
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Sabato 12 Giugno 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 13:57

Lo tenevano d'occhio e quando l'hanno visto dirigersi verso la stazione di Latina sono intervenuti e lo hanno bloccato. Secondo gli agenti della Questura, Mohammed Jandoubi, 34 anni, pluripregiudicato, contiguo al clan Travali e arrestato nell'inchiesta Alba Pontina che ha decapitato il clan Di Silvio, è lo scippatore seriale che l'altro giorno ha messo a segno due colpi nel giro di poche ore ai danni di una anziana e di una ragazza.


Gli agenti della Squadra Mobile non hanno avuto dubbi. «Chiaramente stava fuggendo, voleva allontanarsi da Latina». Per questo motivo è scattato il fermo di iniziativa della polizia giudiziaria nei confronti dell'indiziato del reato di rapina.


Gli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile in queste settimane non si sono risparmiati per individuare lo scippatore seriale. Le indagini sono state sia di tipo tradizionale - con una assidua attività di pattugliamento su strada sia di natura tecnica, mediante l'esecuzione di numerosi e ripetuti sopralluoghi nelle aree dove l'uomo aveva colpito con l'acquisizione di una quantità considerevole di materiale video, attentamente esaminata.
Infatti, in aggiunta ai due episodi contestati e per i quali è scattato il fermo, gli investigatori stanno raccogliendo ulteriori elementi in relazione ad altri scippi compiuti nel capoluogo.

L'arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


Jandoubi, come detto, è una vecchia conoscenza delle forse dell'ordine. Nel 2018 fu arrestato al Nicolosi mentre nascondeva una busta con dentro delle dosi di eroina. Il suo nome è ricomparso pochi mesi dopo nell'ambito dell'inchiesta Alba Pontina. Secondo gli inquirenti era uno dei soldati del clan che aveva il compito di rifornire le piazze di spaccio del capoluogo. E' in quelle carte che per la prima volta il suo nome viene associato a quello di Valentina Travali, la sorella dei due esponenti del clan, immortalata nel video rap girato dai rampolli del sodalizio criminale. Jandoubi è stato condannato per quegli episodi a 4 anni e due mesi in primo grado, la Travali a 5 anni. La sentenza di Appello è attesa per il prossimo settembre.
Nel frattempo Jandoubi era tornato in libertà e secondo gli investigatori si era dato da fare con gli scippi. Sotto la lente quello di via Michelangelo ad aprile, oltre a quelli di ieri al Piccarello e in via Quinto Ennio, all'inizio di via Epitaffio.
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