Salva due bambine poi crolla e muore, Franco Gatto aveva 59 anni

Salva due bambine poi crolla e muore, Franco Gatto aveva 59 anni
di Fabrizio Scarfò
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Venerdì 4 Agosto 2023, 11:03

Era seduto sulla spiaggia in compagnia di sua moglie tra il "quinto chiosco" e Rio Martino, lì dove amava andare una volta staccato da lavoro. Quando ha sentito le urla, non ci ha pensato due volte a tuffarsi: in mare c'erano due ragazzine che non riuscivano a rientrare a riva e rischiavano di annegare.

TUTTO ALLE 17

Bracciate vigorose perché non c'era tempo da perdere, ed era lì. Ha tranquillizzato le due ragazzine e le ha aiutate a tornare a riva. La corrente in quel punto era molto forte e lo sforzo è stato grande. Quando le due erano ormai sul bagnasciuga, in salvo, però, si è sentito male. Sono stati i bagnini a recuperarlo in acqua e a portarlo a riva, ma per lui non c'era più nulla da fare. Franco Gatto, per tutti Celestino, 59 anni, ha pagato il suo eroico gesto con la vita.
Erano circa le 17 quando l'uomo, un elettricista della Ingaeta, azienda che si occupa di sistemi elettrici e fotovoltaici, si è accorto di cosa stesse accadendo non lontano da lui sul lato sinistro del lungomare di Latina. Due ragazzine di 12 anni stavano facendo fatica a rientrare a riva, complice il mare mosso di ieri. Anche la madre delle due si era buttata in acqua per cercare di aiutarle, si era trovata a sua volta in difficoltà, in balia della corrente all'altezza della prima boa, a circa 20 metri dalla spiaggia. Sentite le urla, Celestino si è dunque lanciato in acqua e le ha raggiunte.

I SOCCORSI

Nel frattempo, erano arrivati sul posto due bagnini, Marco e Maurizio, assistenti bagnanti della cooperativa Blue Work Service, che in pochi minuti si sono tuffati a loro volta in acqua. Una volta raggiunte le ragazze e l'uomo, tuttavia, uno di loro si è accorto che il cinquantanovenne non stava bene: mentre l'altro bagnino aiutava le ragazzine a compiere gli ultimi metri che le separano dalla riva, lui ha fatto lo stesso con l'uomo. ma ha capito subito che la situazione era grave. Ha cominciato a praticare il massaggio cardiaco per rianimarlo.
Nel frattempo sono intervenuti anche i sanitari del 118 e un'eliambulanza atterrata sulla spiaggia. Gli addetti del 118 hanno tentato di salvargli la vita, davanti gli occhi increduli della moglie. Ma per Franco non c'era più niente da fare. «Ero disteso poco dopo le dune e ho sentito le urla. All'inizio pensavo fossero i soliti schiamazzi dei ragazzi ma, quando ho alzato lo sguardo, ho capito che la cosa era seria» racconta incredulo Stefano, che ha assistito a tutta la tragica scena.

I TESTIMONI

«Abbiamo provato a fare una catena umana in acqua per aiutare i bagnini a riportarli a riva» spiega invece Milena, turista tedesca arrivata da Berlino in vacanza con la sua famiglia a Latina. Oltre ai carabinieri forestali, i quali si sono occupati di rendere più agevole l'atterraggio dell'eliambulanza, è stata la Guardia Costiera a procedere, con il medico legale che ha accertato la morte per cause naturali.
L'uomo è spirato mentre si trovava ancora in acqua. Sono stati lunghi e tragici momenti quando le decine di persone avvicinatesi alla riva si sono accorte che per lui non c'era più nulla da fare. Franco Gatto, anche noto come Celestino, un vecchio soprannome affibbiatogli da piccolo, era molto conosciuto in zona, dove amava andare a fare lunghe passeggiate e a raccogliere le telline.

CHI ERA

Residente a Latina in via Pier Luigi Nervi, avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 29 settembre e tra un anno sarebbe andato in pensione. «È morto nel suo mare» si dicevano l'un l'altro i parenti accorsi alla spicciolata per farsi forza. Oltre alla moglie, Antonella, che gli è rimasta vicino tutto il tempo, sono arrivati anche i figli, Mirko e Noemi. C'erano anche i nipoti, per molti dei quali Franco era un secondo padre. «Era un uomo meraviglioso, gentile, sempre disponibile. Quello che ha fatto definisce la persona che è sempre stato» racconta la suocera.
 

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