La Lega entra in maggioranza e Pagliari saluta Zaccheo

La Lega entra in maggioranza e Pagliari saluta Zaccheo
di Andrea Apruzzese
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Martedì 14 Dicembre 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 11:16

 La Lega a Latina entra nella maggioranza del sindaco Damiano Coletta, uscendo dall'altra maggioranza, quella del centrodestra eletta nel primo turno. Al termine di una giornata convulsa di incontri e confronti del primo cittadino con Lega e FI, quindi, un accordo definitivo è stato trovato tra il sindaco e il partito di Matteo Salvini. Coletta e il deputato della Lega, Claudio Durigon, che ha coordinato gli incontri per la formazione politica, si sono sentiti a lungo, ieri, nel pomeriggio, trovando quindi un accordo, basato sulla realizzazione di alcuni punti programmatici, tale per cui il partito appoggerà l'azione politica della giunta.

L'INTESA

Per Coletta si tratta di un accordo fondamentale, considerando che la Lega ha in Consiglio cinque consiglieri che, sommati ai tre di Forza italia, formazione con cui il primo cittadino ha avviato un chiarimento per avere la certezza del posizionamento in aula, farebbe salire la coalizione di Coletta (Lbc-Pd-M5S-Fare Latina) da 14 a 22 voti.

Coletta ha infatti la necessità di sicurezza sulla tenuta di una maggioranza, che potrebbe anche contare su un 23esimo voto.

GRIUPPO MISTO

Infatti, ad appena due mesi dal voto, c'è già un consigliere comunale che lascia il proprio gruppo: si tratta di Alessio Pagliari, eletto in Consiglio comunale con Latina nel Cuore, la lista di Vincenzo Zaccheo. Secondo Pagliari, «l'esito elettorale ci vede chiamati a collaborare e co-governare con il sindaco e la giunta», e afferma che, «visto che il centrodestra ha deciso di non sfiduciare il sindaco, allora bisogna avere un governo per affrontare subito i tanti problemi presenti, e farsi trovare pronti per opportunità come il Pnrr. Dobbiamo tutti garantire un'azione di governo per il bene della città. Per questo, ho deciso di prendere una posizione autonoma, anche per provocare un risveglio del centrodestra». Una decisione autonoma, afferma il consigliere, ma potrebbe anche essere una mossa - iniziale - di avvicinamento da parte di frange dello schieramento facente capo a Zaccheo. In questo quadro, a rimanere fieramente in opposizione alla giunta Coletta potrebbe restare soltanto Fratelli d'Italia, che ha da sempre chiarito la sua posizione, analoga a quella nazionale: mai al governo con Pd e Cinquestelle. Questo però, nonostante un fatto che ha lasciato stupiti alcuni: l'astensione del presidente del Consiglio, Raimondo Tiero (FdI), nell'ultimo Consiglio, sulla delibera di variazione di bilancio per la gestione dei rifiuti.

COMMISSIONI: TIERO RIBATTE

Oggi si prefigura inoltre come il possibile giorno decisivo per formare le commissioni consiliari, con una nuova seduta dei capigruppo sull'argomento. Il presidente del Consiglio, Raimondo Tiero (FdI), pressato nelle ultime ore da più parti, in particolare Lega e Lbc, ieri ha ribattuto che «è il Consiglio a costituire le commissioni, determinandone numero, competenze e presenza numerica dei gruppi: solo dopo, il presidente le nomina. In capo al presidente non vi è quindi alcun potere decisorio». Chiamato in causa, Tiero spiega che «l'argomento è stato discusso in quattro sedute di conferenza dei capigruppo, unica sede istituzionale deputata per un accordo tra i gruppi politici. È assolutamente condiviso l'auspicio che si possa definire la composizione già domani (oggi, ndr), confidando nell'impegno comune».
Andrea Apruzzese
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