La moglie Antonella: «Franco aveva già salvato altre vite»

Folla al funerale dell’uomo che ha salvato le bambine che stavano annegando. Don Giancarlo: «Oggi salutiamo un eroe»

La moglie Antonella: «Franco aveva già salvato altre vite»
di Fabrizio Scarfò
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Domenica 6 Agosto 2023, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 16:33

«Perché mi hai lasciata da sola, perché?», Antonella urla mentre caricano il feretro di suo marito Franco sul carro funebre, accasciata in lacrime sulla bara da cui non vuole staccarsi si dispera: «Ti ho dato la mano fino all'ultimo, non mi dovevi abbandonare». Chissà quante volte ha rivisto quella scena, ha ripercorso con la mente quei minuti terribili, gli ultimi passati con suo marito dopo una vita insieme e dopo aver cresciuto i loro ragazzi, Mirko e Noemi. Le immagini di quella corsa per afferrare le mani delle tre bambine che rischiavano di annegare, la fatica di strapparle alla corrente e il sollievo di saperle al sicuro. Poi Franco Gatto si accascia sotto il peso di quello sforzo e di quell'emozione che hanno stroncato la sua vita.

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Non è stato proclamato il lutto cittadino, ma ieri in città è come se lo fosse stato. Enorme l'abbraccio di Latina a Franco Gatto, che avrebbe compiuto 60 anni tra poche settimane, oltre 500 persone hanno partecipato nella chiesa San Carlo Borromeo di viale Kennedy al suo funerale, l'ultimo saluto a un uomo buono, generoso, che amava il mare e la vita, che quando giovedì pomeriggio tra il quinto chiosco e Rio Martino ha visto le tre bambine in difficoltà e le loro mamme che non riuscivano a metterle in salvo si è tuffato senza esitazione, senza pensare alla sua di vita. «Oggi salutiamo un eroe» ha esordito don Giancarlo Masci nell'omelia: «Franco è il nostro angelo custode. Il suo è stato un grande segnale di speranza» ha ribadito il parroco dopo la lettura di un passo del Vangelo, la resurrezione di Lazzaro. In chiesa c'erano familiari, amici, colleghi, conoscenti, tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare la sua strada, di condividere un pezzo di vita, ma anche persone che non l'hanno mai conosciuto e che ne hanno voluto onorare la memoria.

LA NIPOTE

«Quante te ne abbiamo fatte passare quando eravamo bambini» ricorda in una toccante lettera sua nipote Selena, una delle prime a correre in spiaggia giovedì, quando Franco era ormai disteso senza vita sul bagnasciuga: «Ci sei sempre stato per noi, dicevi sempre: "Se succede qualcosa mi chiamate e io vengo". Proprio come abbiamo fatto noi due giorni fa, purtroppo senza poter far nulla. Te ne sei andato all'improvviso, lasciando un vuoto enorme e noi ancora non ci crediamo. Tutti quelli che sono qui oggi possono raccontare che persona eri. Ancora una volta, grazie». Franco era un uomo altruista, sempre pronto a mettersi a disposizione degli altri, tanto che il salvataggio dello scorso giovedì non era stato il primo, già il giorno prima aveva riportato a riva altre due ragazzine, come raccontato dalla moglie Antonella. Una presenza fissa la sua in quel tratto di lungomare, lì dove l'amministrazione comunale sta pensando di ricordarlo.

LA SINDACA

«È stato un eroe, il suo gesto non può essere dimenticato» ha dichiarato poco dopo l'uscita del feretro dalla chiesa la sindaca Matilde Celentano, presente insieme a diversi assessori, consiglieri e all'europarlamentare Salvatore De Meo. «Potevano esserci i figli di chiunque di noi in acqua. Al primo consiglio comunale sarà ricordato in aula e stiamo già pensando di dedicargli un luogo, per non dimenticare la persona che era e il gesto che ha compiuto» ha ribadito la sindaca. All'uscita della bara scene di disperazione, con la moglie che non riusciva a staccarsi dal feretro. «Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo» scriveva neanche un mese fa su Facebook in una foto con il marito: «Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno di avere al mio fianco per tutta la vita. Ti amo». Il gesto di Franco è stato un barlume di speranza in una società sempre più egoista e individualista, che sembra aver dimenticato la sua umanità: un esempio di altruismo e generosità pagato con la vita e che ha lasciato una grande eredità in ognuno di noi.
 

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