Centro e mare, arriva la licenza a punti

Centro e mare, arriva la licenza a punti
di Rita Cammarone
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Domenica 8 Gennaio 2023, 16:28

Indici di qualità a Latina, con meccanismo a punteggio, per avviare attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, anche a carattere stagionale, in alcune zone della città. La novità è arrivata con un apposito regolamento, recentemente approvato dal commissario straordinario Carmine Valente, con i poteri del Consiglio comunale e su proposta dell'architetto Stefano Gargano, dirigente del servizio Attività produttive.
Il regolamento recepisce una norma del 2010, il decreto legislativo numero 59 che all'articolo 64 prevede provvedimenti di programmazione per le aperture di bar e ristoranti finalizzata a garantire la sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità nelle zone del territorio ad alta concentrazione di questo tipo di esercizi commerciali, senza ledere l'interesse della collettività, inteso come fruizione di un servizio adeguato, sia quello dell'imprenditore al libero esercizio. Il regolamento per le zone tutelate, coincidenti con il centro storico e la Marina di Latina e le aree limitrofe, stabilisce per le nuove aperture il rilascio di un titolo espresso.
Si tratta di una differenza sostanziale rispetto alle aperture in altre zone della città dove è sufficiente la presentazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività).
REQUISITI
Dunque, oltre al rispetto delle norme, anche in materia edilizia, per avviare nuova attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in centro e sul lungomare sono necessari determinati requisiti strutturali e un punteggio minimo in ordine ai criteri di qualità, da mantenere fino alla cessazione. I requisiti strutturali da asseverare riguardano accessibilità al locale, in relazione all'abbattimento di barriere architettoniche, dalla via pubblica, la dimensione del locale dove avviene la manipolazione degli alimenti non inferiore a 16 metri quadrati per gli esercizi con cucina e la dimensione del locale dove avviene la manipolazione degli alimenti non inferiore a 8 metri quadrati per gli esercizi senza cucina (requisito non richiesto nel caso in cui non sia effettuata alcuna manipolazione di alimenti).
Previste, inoltre, la presenza di servizio igienico accessibile destinato al pubblico, sito all'interno del locale destinato alla somministrazione, distinto da quello destinato agli addetti, e la presenza di un locale o area fisicamente separata da dedicare alla raccolta differenziata dei rifiuti.
IL PUNTEGGIO
Sono poi 23 i criteri di qualità da asseverare previsti nel regolamento, ciascuno collegato ad un punteggio che va da un massimo di 35 a un minimo di 5. Ad esempio, l'insonorizzazione dei locali dà diritto a 25 punti; sistemi e tecniche di illuminazione dei locali dotati di certificazione di riduzione dell'impatto energetico/ambientale garantiscono 15 punti.
La presenza di menu per persone affette da celiachia o da altre intolleranze alimentari con dotazione di idonee separazioni delle lavorazioni che garantiscano la non contaminazione degli alimenti fa totalizzare 20 punti. Il disincentivo al consumo di alcolici proponendo bevande analcoliche o semi alcoliche contenenti prodotti naturali fa ottenere 35 punti. Per il centro storico è richiesto un punteggio minimo pari a 150, per le zone limitrofe e per la Marina e aree adiacenti 110.
Ovviamente tutti i requisiti che hanno concorso a formare il punteggio devono essere mantenuti per tutta la durata dell'attività commerciale, pena la revoca della licenza.
 

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