La figlia cade mentre gioca, il padre aggredisce un bimbo di 5 anni che finisce al pronto soccorso

Episodio di assurda violenza, intervengono i genitori che chiamano i carabinieri. Indagini in corso e denuncia

Il quartiere Toscanini
di Raffaella Patricelli
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Domenica 29 Ottobre 2023, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 12:39

Doveva essere un pomeriggio come tanti, i genitori ultimavano le faccende di casa mentre i bimbi giocavano a palla. E invece è stato un sabato da incubo, da dimenticare, terminato al pronto soccorso e con una richiesta di aiuto ai carabinieri.

Il racconto dell'ennesima vicenda di violenza arriva da una donna di Aprilia che si è trovata a dover difendere, insieme al marito, il figlio di appena 5 anni da un uomo. Senza ancora capirne il motivo. I fatti sono avvenuti nel quartiere Toscanini, una settimana fa. I figli di una coppia che vive in zona (tre bambini di 5, 8 e 9 anni) erano sotto casa a giocare a pallone. Come facevano spesso. I genitori li guardavano mentre ultimavano alcune faccende. Poco dopo è arrivato un uomo, di circa 50 anni, insieme alla figlia piccola di 3 anni. La bimba ha giocato un po' con i tre ragazzini, poi essendo più piccola si è allontanata sempre in compagnia del padre.

L'AGGRESSIONE

Poco dopo si è scatenato il panico. L'uomo ha avvicinato come una furia il bimbo di 5 anni, il più piccolo dei fratellini, lo ha afferrato per il collo strattonandolo e poi ha tentato di dargli un calcio quando per fortuna i genitori hanno visto la scena e iniziato a urlare. Sono corsi in fretta per difendere il piccolo e il padre del bambino si sarebbe lanciato sull'uomo per allontanarlo da suo figlio. Ne è nato un parapiglia, mentre la madre del bambino ha subito chiesto l'intervento dei carabinieri di Aprilia. I militari sono arrivati sul posto ed hanno cercato di riportare la calma, mentre il 50enne si era chiuso dentro un negozio. I militari hanno ascoltato la versione di entrambe le parti e poi avviato ulteriori accertamenti.

LA DINAMICA

I genitori del bimbo di 5 anni sono corsi al pronto soccorso. Il piccolo ha riportato delle ecchimosi al collo ed un forte stato di choc, come è avvenuto anche per i fratellini, molto provati da quanto accaduto. Una scena mai vista prima, impossibile da prevedere e da immaginare. «Mi si gela il sangue se ci penso racconta la mamma turbata da quanto accaduto se non fossimo arrivati lì in tempo quell'uomo avrebbe sferrato un calcio a mio figlio, facendogli molto male. Una violenza di questo tipo non ha giustificazioni. I miei figli ora sono rimasti molto toccati dall'accaduto, non è facile riprendere a vivere le nostre giornate normalmente».
La coppia ha raggiunto la caserma di via Tiberio il giorno dopo per sporgere una formale querela muniti anche del referto del pronto soccorso. I carabinieri hanno ascoltato il 50enne per capire perché sia avvenuta l'aggressione. L'uomo secondo i primi riscontri non sarebbe riuscito a spiegarne il motivo. Sarebbe quindi stato un improvviso raptus o una perdita di controllo repentina.
La figlia, la bimba di 3 anni, poco prima era scivolata e cadendo aveva iniziato a piangere. Un fatto che forse ha turbato l'uomo, ma che non giustifica in nessuno modo (ma nulla potrebbe) tanta violenza riversata su un ragazzino di 5 anni. «Non abbiamo capito se quell'uomo abbia pensato che la caduta della piccola fosse dipesa dai nostri figli conclude la madre ma non si era fatta nulla, non era comunque successo nulla di grave. Una reazione del genere fa paura, ci preoccupa, è difficile sentirsi al sicuro».
 

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