Marina, nuovo concorso ma è polemica sui fondi persi per le spiagge

Marina, nuovo concorso ma è polemica sui fondi persi per le spiagge
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:54

 La rigenerazione urbana non può essere utilizzata con una premialità del 30% di demolizione e ricostruzione in un ambito vasto della Marina, come auspicava il Comune di Latina nelle sue delibere di recepimento della legge regionale. Ora piazza del Popolo stralcerà l'ambito della Marina dalle delibere precedentemente redatte, e ne farà una specifica per la Marina, ma con la premialità già prevista, del 20%. Ma il Comune ha in mentre un'altra soluzione per il Lido: un concorso di progettazione esecutiva, per dare ordine a tutto l'ambito dotandolo di servizi e standard.
Entrambi gli annunci ieri, in commissione Governo del territorio, da parte dell'assessore, Francesco Castaldo. La presidente, Celina Mattei, aveva convocato la seduta su richiesta dell'opposizione desiderosa di conoscere lo stato delle delibere, a un anno dall'approvazione in Consiglio. Delibere pubblicate, osservate, controdedotte, inviate in Regione. Ma se per il recepimento e applicazione degli articoli 4 e 5 della legge regionale sulla rigenerazione non c'erano problemi, è stata proprio la Regione a dire che invece c'erano per l'articolo 3 e la creazione e applicazione sull'ambito della Marina, che il Comune voleva sfruttare per spingere i privati a delocalizzare alle spalle edifici oggi presenti sul lungomare, guadagnando aree a standard per verde e servizi.


«Puntavamo molto sulla delocalizzazione, ma non può essere considerata come un obbligo automatico, come pensavamo, bensì solo come una possibilità. Lo avremmo dovuto imporre noi, in qualche modo. Ma anche il fatto che l'area sia sottoposta a forti vincoli ha limitato molto questa possibilità», ha detto Castaldo, aggiungendo che «essendo decaduta la possibilità della delocalizzazione e di avere aree libere da costruzioni, è venuto a mancare l'aspetto principale per cui avevamo pensato a quell'ambito». Ora si farà quindi una delibera che riguarderà solo la Marina, da Capoportiere a Foce Verde, mentre resta comunque in vigore l'articolo 6, con la possibilità di demolire e ricostruire ma con premio del 20%.
IL CONCORSO
Ecco quindi l'altra idea: «Proporremo un concorso di progettazione per tutta l'area da Fogliano fino alla centrale nucleare e dal Lungomare fino alla Litoranea». Castaldo precisa: «Non è il vecchio concorso di idee». Il riferimento è al concorso lanciato sotto l'amministrazione di Vincenzo Zaccheo. «Li ho riletti tutti. Il grosso limite è che non si è avuto il coraggio di stabilire un vincitore, ce ne furono tre a pari merito e poi non è scaturito nulla». Ora invece si farà un concorso di progettazione esecutiva e il vincitore avrà incarico di creare uno strumento attuativo con progettazioni e soluzioni praticabili, che vada oltre il classico Ppe, metta insieme alti livelli di dettaglio».
TORNANO TERME E PORTO
Castaldo precisa che lo strumento «stabilirà il futuro di Terme e porto interno, centrale nucleare e campeggi». L'impegno è di 200mila euro, «compresa la parcella assegnata al vincitore, ma si intende sfruttare anche il contributo - gratuito - degli ordini professionali. Ma le tegole dalla Regione non finiscono qui. Ieri è giunta anche la determina con cui l'ente romano ha bocciato una proposta progettuale del Comune di Latina (e anche un'altra del Comune di Ponza che ha perso 587.000 euro) denominato Realizzazione di strutture per l'assetto e riqualificazione della spiaggia, l'accesso ai disabili, postazioni di salvataggio e servizi sugli arenili. Il valore era di 665.111 euro, di cui 598.600 euro dalla Regione. Però la proposta «è risultata non completamente valutabile - secondo la Regione - in quanto carente di atti e elementi conoscitivi, formalizzando una richiesta di acquisizione di informazioni e chiarimenti. A seguito però della nota di avvio della procedura formale di preavviso di diniego, il Comune non ha trasmesso alcuna controdeduzione». Progetto bocciato dunque, e opposizione fortemente critica, secondo il senatore Nicola Calandrini (FdI), «l'amministrazione ha deciso, consapevolmente, di ignorare la possibilità di porre rimedio alle carenze iniziali, rinunciando al finanziamento per la riqualificazione della spiaggia. Già nel 2019 erano stati persi oltre 800mila euro per il progetto Metamorfosi, rientrante nello stesso piano di sviluppo economico del litorale. Lungomare che è importantissimo per l'economia del territorio». Per il candidato sindaco Antonio Bottoni, si tratta di «errori clamorosi che in altre nazioni comporterebbero le dimissioni dei responsabili». «Era un progetto del 2010, che necessitava ancora di un esecutivo, e immaginavamo di realizzarlo nei 120 giorni che normalmente la regione dà per lavorarci sopra, con i primi fondi stanziati - spiega l'assessore all'Ambiente, Dario Bellini - la Regione voleva la garanzia che il Comune avesse la titolarità dei terreni su cui realizzarlo e anche questa fase contavamo di chiarirla successivamente, dato che molti terreni, sulla duna, sono privati. A una prima mail, abbiamo risposto che stavamo verificando, ma in una seconda mail, la Regione ha evidenziato che le certificazioni erano troppo datate. A quel punto non ce l'avremmo fatta nei tempi. Abbiamo fatto la nostra manifestazione di interesse, sperando si potesse perfezionare con i fondi della Regione. Ma l'amministrazione Coletta in questi anni di soldi dalla Regione ne ha presi e gestiti tanti: solo per la tutela della costa 7 milioni di euro».
Andrea Apruzzese
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