Emergenza rifiuti, l'appello del sindaco Coletta a Regione e Prefetto

Emergenza rifiuti, l'appello del sindaco Coletta a Regione e Prefetto
di Rita Cammarone
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Sabato 31 Luglio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:44

 «Abbiamo lavorato pancia a terra e lo stiamo continuando a fare per cercare di risolvere l'emergenza rifiuti. La situazione è migliorata, ma siamo comunque in una condizione palesemente indecorosa. Da cittadino in primis e da sindaco non posso tollerarlo». Con queste parole ieri sera il primo cittadino di Latina Damiano Coletta, attraverso un video-messaggio sui social, ha anticipato il contenuto di una nota indirizzata al Prefetto di Latina Maurizio Falco e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere un impegno comune affinché quanto sta accadendo in questi giorni nel capoluogo non possa più ripetersi. Ha chiesto soluzioni alternative, anche strutturali: Latina deve tornare ad essere la città bella e pulita che abbiamo sempre conosciuto.
L'appello del sindaco Coletta rivolto al Prefetto e al Governatore del Lazio è scaturito dalla presa d'atto, nelle precedenti ore, che l'emergenza rifiuti potrebbe protrarsi oltre il 6 agosto a seguito di un possibile posticipo della programmata riapertura a regime dell'impianto di trattamento Rida Ambiente di Aprilia, chiuso dal 15 luglio scorso per manutenzione straordinaria. Una notizia inattesa per il sindaco del capoluogo pontino, tra i 56 comuni delle province di Latina e Roma interessati dal problema e tra i comuni che maggiormente hanno risentito della chiusura del tmb di Aprilia. Dunque, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.


LA STRADA FUORI REGIONE
La situazione in città è al limite, con cassonetti e marciapiedi pieni di rifiuti e un servizio di igiene urbana in affanno, nonostante l'amministrazione gradualmente sia riuscita a piazzare 140 tonnellate di rifiuti al giorno, a fronte di un fabbisogno di 160, in impianti alternativi autorizzati dalla Regione Lazio. L'impossibilità di conferire i rifiuti indifferenziati, soprattutto nei primi giorni dallo stop del Tmb di Rida Ambiente, ha comportato da parte di Abc Latina l'azienda speciale che gestisce il servizio di igiene urbana nel capoluogo pontino la sospensione del servizio di raccolta della frazione indifferenziata con il risultato che sulle strade si sono accumulate diverse centinaia di tonnellate di rifiuti, attualmente tra le 500 e le 700. Quindi, oltre al quotidiano insufficiente c'è da risolvere l'arretrato. L'amministrazione comunale di Latina sta cerando in tutti i modi di trovare una disponibilità presso impianti fuori regione, dove conferire le tonnellate rimaste a terra. Dopo alcuni tentativi in Toscana e in Emilia Romagna non andati a buon fine, la ricerca nelle ultime ore si sarebbe concentrata anche in Campania.
LA RISPOSTA DELLA CITTA'
La comunità di Latina si è comportata con senso di responsabilità ha detto il sindaco Damiano Coletta nel video messaggio di ieri sera -. Lo dimostra il fatto che è aumentata la raccolta delle altre frazioni dei rifiuti a recupero. Purtroppo con la chiusura dell'impianto in questione, per la quota indifferenziata, si è creata una situazione di estremo disagio sulla quale sia l'amministrazione che l'Abc non hanno responsabilità. E a proposito dell'aumento, in queste settimane di emergenza, della raccolta differenziata nelle zone non ancora servite dal porta a porta spinto, si è verificata una condizione paradossale. I materiali a recupero sono stati accumulati insieme alla frazione indifferenziata complicando ulteriormente la raccolta.
Rita Cammarone
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