Polizia, allarme volanti: solo 15 a Roma
La denuncia del sindacato

Polizia, allarme volanti: solo 15 a Roma La denuncia del sindacato
di Cristiana Mangani
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Lunedì 6 Ottobre 2014, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 12:00
Sempre di meno, con stipendi sempre più bassi, e soprattutto sempre più anziani. I tagli economici fanno soffrire la Polizia di Stato, e la situazione non sembra destinata a migliorare. Negli ultimi cinque anni al Dipartimento di pubblica sicurezza sono arrivati 300 milioni di euro in meno. E a giudicare dalle volanti e dalle divise “a macchia di leopardo” (diverse tra loro), solo nel 2014 si è registrato un nuovo e ulteriore peggioramento. Le circolari sugli organici sono state analizzate ed elaborate dall’ufficio studi del Sap, il sindacato autonomo di polizia, in vista dell’incontro con il premier Matteo Renzi che si dovrebbe tenere domani. Sul tavolo della discussione: la riduzione delle forze di polizia e il tetto imposto sugli stipendi, ma anche la dura vita di chi dovrebbe fronteggiare il crimine praticamente a mani nude.

NIENTE CONCORSI

Già la dice lunga l’età media del poliziotto: circa 45 anni. Il 60 per cento va oltre i 50 anni e, senza togliere nulla a chi ha superato gli anta, certamente bisogna ammettere che il passare del tempo finisce con l’incidere anche sulla capacità di intervento e sulla fisicità. Dal 2006 al 2013, poi, i 103 mila agenti in servizio sono diventati 95 mila. Inoltre le piante organiche previste dal Viminale sono quelle approvate con decreto ministeriale dell’89. Le città sono completamente cambiate e l’esigenza di sicurezza si è raddoppiata. Il dato continua ad assottigliarsi se si pensa che ogni anno almeno duemila poliziotti vanno in pensione o vengono riformati, contro i circa mille che vengono assunti per concorso. Nel rapporto del Sap vengono prese a campione dieci città italiane. Cagliari è quella con la maggiore carenza di organico: 910 contro 1.450, il 37 per cento in meno. Segue Firenze con 1.941 contro 2.979, il 35 per cento in meno. E ancora Torino (25%), Bologna (23%) Bari (14%), Napoli e Milano (13%), Genova (8%) e Palermo (7%). Molto diversa la situazione di Roma. La capitale ha una pianta organica di 16.500 poliziotti contro i 9.446 previsti. Bello sarebbe se questi potessero occuparsi della tutela dei cittadini. Invece, sulla strada ne rimangono pochissimi, visto che di questi 4-5 mila sono addetti alle scorte, mentre un’altra grossa quantità ruota nei ministeri.

«È un problema di sistema - afferma Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia - In Italia vengono spesi 503 euro pro capite per la sicurezza. In Francia e Germania 420. Nel nostro paese c’è una volante ogni 100-150 mila persone. Non ha più senso avere 7 forze di polizia».

LA RIFORMA

Il Sap vede la riforma di cui si discute tanto in questo periodo, come l’unico modo per recuperare risorse. Con un accorpamento si risparmierebbe - a loro dire - dai 2 ai 4 miliardi di spesa. «È vero che Firenze è carente di organico - aggiunge Tonelli - ma è anche vero che 11 centrali operative in una città di quella grandezza non servono a niente. Ci sono 18 mila unità in meno in tutta Italia. Bisogna avere il coraggio di cambiare qualcosa seriamente».

Dati alla mano sono effettivamente poche le volanti che circolano per le strade. A Roma, 15 per turno, mentre i 38 commissariati ne garantiscono altre 10. In una città come Napoli, invece, sono 9 per turno, 13 a Milano, 10 a Torino e a Palermo, 7 a Genova, 5 a Firenze, a Bari e a Bologna, 3 a Cagliari. Di recente, poi, sono stati stanziati 15,8 milioni di euro per le divise. Nel ’92 c’erano le lire, le cifre erano ben altre, ma l’importo di allora convertito in euro, sarebbe come i 90 milioni di oggi. Succede allora che gli agenti delle Questure vestano con camicie e magliette più moderne. Mentre quelli dei Commissariati sono costretti a sfoggiare il vintage.
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