Quindicenne denuncia: «Palpeggiata sul bus per Roma». Ma dopo 3 giorni lui torna libero

Quindicenne denuncia: «Palpeggiata sul bus per Roma». Ma dopo 3 giorni lui torna libero
di Stefano De Angelis
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Martedì 24 Luglio 2018, 00:27 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 19:00
FROSINONE Denuncia di essere stata palpeggiata sul bus da un marocchino, ma il suo racconto non è stato sufficiente, così come le testimonianze dei passeggeri che avevano sentito le grida della ragazza senza assistere alla scena. Il giovane fermato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale, un ambulante di 19 anni con regolare permesso di soggiorno, è stato così rimesso in libertà. L’arresto non è stato convalidato.
Una storia che arriva dal Frusinate. Un viaggio verso casa che ha rischiato di trasformarsi in un incubo. Lei, una studentessa di 15 anni dell’hinterland del Sorano, era da poco salita su un pullman di linea Cotral dopo aver trascorso un pomeriggio con le amiche. Sono le 18.40 circa di un pomeriggio d’estate, qualche giorno fa. La corsa è quella che parte da Sora alle 18.20 per raggiungere Roma, la stazione dell’Anagnina.

Pochi chilometri e sarebbe arrivata. Un tragitto fatto altre volte, in pieno giorno, quando dal finestrino s’inizia a intravedere il tramonto. È stato un attimo. Era seduta nelle prime file al secondo piano del bus, di quelli nuovi di zecca che si vedono sulle strade del Lazio. Poi, all’improvviso, le sue urla hanno attirato l’attenzione dell’autista e degli altri pendolari che si trovavano nel livello inferiore del pullman. Il balzo dal sedile, la corsa giù per le scalette e la richiesta d’aiuto al conducente, in cabina con vicino un collega. In preda allo spavento e scossa, con la voce a tratti tremolante e rotta dalle lacrime, ha detto: «Fatemi scendere subito». Il conducente, vedendola agitata, si è insospettito e ha bloccato la corsa accostando a lato della strada per capire perché. Pochi secondi e la giovane si è sfogata. Ha raccontato delle molestie e delle avances di un passeggero, di essere stata toccata, palpeggiata tre volte sulla coscia sinistra e anche nelle parti intime. L’autista, a quel punto, ha chiamato i carabinieri. A sirene spiegate hanno raggiunto il luogo, via Tavernanova a Isola del Liri, dove il pullman era fermo già da qualche minuto: salgono sul bus e bloccano un ragazzo, un marocchino residente a Ceccano, attività principale rivenditore ambulante. 

LA RICOSTRUZIONE
Da quanto emerso al piano superiore c’erano soltanto lui e la minorenne. Per cercare di ricostruire l’accaduto, gli investigatori hanno ascoltato l’autista e i viaggiatori, mentre la ragazzina è stata sentita in audizione protetta. Il tempo degli accertamenti e per il diciannovenne è scattato l’arresto con un’ipotesi d’accusa pesante: violenza sessuale. Nel frattempo era già passata la mezzanotte. Per tre giorni è rimasto ai domiciliari, fino a ieri mattina quando il giudice del tribunale di Cassino con funzioni di gip, al termine dell’udienza, non ha convalidato l’arresto. Tra le motivazioni, in virtù di un recente orientamento della Corte di Cassazione a sezioni unite, quella che non si sarebbe configurato lo stato di flagranza o quasi.
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