Controllo della Ztl, le telecamere sono ancora negli scatoloni

Controllo della Ztl, le telecamere sono ancora negli scatoloni
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 05:00
VIABILITÀ
Da oltre un anno le telecamere acquistate dal comune di Frosinone per la videosorveglianza e la lettura delle targhe delle auto giacciono abbandonate nei magazzini del comune. Delle 54 acquistate dall'ente di piazza VI Dicembre, appena una decina sono state montate, mentre le restanti 44 sono ancora chiuse negli scatoloni. Dovevano essere montate ai varchi della zona a traffico limitato. In un primo momento sarebbero solo state di ausilio alle forze dell'ordine per prevenire o accertare i responsabili di eventuali reati. In una seconda fase, data la capacità di questi impianti di leggere le targhe (sulla scia già di quanto avviene in numerose città italiane), l'entrata in una zona a traffico limitato sarebbe interamente controllata in video senza la necessità di schierare le pattuglie (peraltro esigue) della polizia locale. Invece è ancora tutto in alto mare e le telecamere sono lì, ferme, dentro le scatole a prendere polvere.
La zona a traffico limitato, ridotta due anni fa all'area più centrale della città per l'applicazione delle norme anti smog (blocchi del traffico e targhe alterne), è rimasta ancora sulla carta non essendo mai stata istituita attraverso un'apposita ordinanza e una delibera. Provvedimenti mai adottati.
Dovrebbe portare a termine questo procedimento il comandante della polizia locale, Mauro Donato. Per farle poi funzionare anche come strumento sanzionatorio per chi viola la zona a traffico limitato occorre invece un'apposita autorizzazione ministeriale il cui iter burocratico è piuttosto lungo e dove, inoltre, occorre inserire una lista di targhe autorizzate (ad esempio forze dell'ordine, mezzi di soccorso, residenti della zona interdetta): un meccanismo complesso che anch'esso deve essere portato a termine dal comando della polizia locale.
PICCOLE ZONE
Ma a che punto sono quindi questi progetti? «Entro le prime due settimane di gennaio la bozza sulle Ztl diventerà definitiva - assicura l'assessore alla Polizia Locale, Nohemy Graziani - L'idea è quella di procedere per piccole zone. Occorre anche acquistare una segnaletica differente rispetto a quella attuale e solo dopo i passaggi in giunta e la definizione della delibera si potranno iniziare a montare le telecamere in nostro possesso. Nel frattempo approveremo anche il Put (piano urbano del traffico) dove sono previste altre novità che indicheremo quando sarà il momento».
Le Ztl sinora hanno funzionato prevalentemente in occasione delle ordinanze antismog (domeniche ecologiche e targhe alterne). Il 2020, complice la pandemia Covid 19, ha visto l'amministrazione soprassedere su questa materia (anche se il capoluogo ciociaro oltrepassando il limite di 35 giorni di inquinamento avrebbe il dovere di adottarle) e pertanto della Ztl del capoluogo sono rimasti solo i cartelli ai varchi a ricordarne l'esistenza.
Visti i ritardi accumulati nella parte burocratica, il rischio è che quando si riattiverà la Ztl le telecamere ancora non saranno state installate ed i controlli sul rispetto delle regole saranno limitati e affidati, ancora una volta, alle poche pattuglie dei vigili urbani disposte sul territorio.
In futuro però l'amministrazione studierà un modo per rendere attive le Ztl anche in altre circostanze ma solo dopo un'ampia concertazione con le attività commerciali e i residenti della zona interessata.
Gianpaolo Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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