MEDIO ORIENTE

Allarme nel nord di Israele, trenta razzi dal Libano. Hamas rivendica: «Li abbiamo lanciati noi»

Le ultime notizie in diretta sul conflitto in Medio Oriente

Israele Hamas, le news di oggi. Morta poliziotta israeliana accoltellata a Gerusalemme. Tajani: «Tutti gli italiani usciti dalla Striscia»

Usa: manca accordo in Consiglio Onu su risoluzione Gaza

«Non c'è accordo a questo punto su una risoluzione». Lo ha detto il vice ambasciatore Usa all'Onu Robert Wood al termine delle consultazioni a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza su Gaza. «Abbiamo parlato di pause umanitarie e siamo interessati a trovare un linguaggio di questo tipo ma c'è disaccordo nel Consiglio di Sicurezza se questo è accettabile».

Francia a Onu chiede immediata tregua umanitaria

«Vista la gravità della situazione umanitaria chiediamo un'immediata tregua umanitaria che deve portare ad un cessate il fuoco, all'accesso degli aiuti». Lo ha detto l'ambasciatore francese all'Onu Nicolas de Riviere dopo due ore di consultazioni a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. «Vista l'urgenza, la Francia organizza una conferenza umanitaria per la gente di Gaza il 9 novembre», ha aggiunto: «Israele ha il diritto di difendersi rispettando le leggi umanitarie. Dobbiamo proteggere i civili e per questo serve una tregua umanitaria, pause umanitarie come volete chiamarle e deve succedere ora».

Biden e Netanyahu hanno discusso di "pause tattiche"

Joe Biden e Benjamin Netanyahu hanno discusso della possibilità «pause tattiche» nei combattimenti a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sulla telefonata tra i due leader.

Guterres (Onu): "Gaza un cimitero di bambini". Ira di Israele

Nuovo scontro tra Israele e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. «Gaza sta diventando un cimitero di bambini», ha detto il capo delle Nazioni Unite. Parole durissime che hanno fatto infuriare il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, che su Twitter ha reagito: «Si vergogni! (Shame on you)».

Netanyahu: dopo la guerra, futuro di speranza per Gaza

Durante l'incontro con gli ambasciatori stranieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che dopo la guerra, quando Israele avrà distrutto Hamas, offrirà al popolo di Gaza «un futuro reale, un futuro di promesse e speranza». Lo riferisce il Times of Israel.

Biden chiama Netanyahu per discutere gli ultimi sviluppi

Il presidente Usa Joe Biden ha chiamato questa mattina il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Israele e a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca.

Israele, 30 razzi dal Libano diretti ad Haifa

Allarmi per razzi in arrivo dal Libano sono stati attivati in tutta la regione settentrionale di Israele: secondo l'esercito sono stati sparati circa 30 razzi, in risposta l'Idf ha attaccato il territorio libanese. Una raffica è stata sparata dal Libano verso la zona di Haifa. Sono state registrate due intercettazioni dell'Iron Dome nei cieli di Kiryat. Ynet riporta che le Brigate al-Qassam, il braccio militare di Hamas, hanno rivendicato la responsabilità dei lanci dal Libano.

Morta poliziotta israeliana accoltellata a Gerusalemme

È morta a causa delle ferite l'agente di polizia israeliana accoltellata questa mattina da un giovane palestinese a Gerusalemme. Elisheva Rose Ida Lubin aveva 20 anni. L'attacco è avvenuto questa mattina presto nella città vecchia di Gerusalemme. Un ragazzo palestinese di 16 anni, del villaggio di Issawiya, ha accoltellato la poliziotta e un altro collega, un terzo agente ha sparato all'attentatore uccidendolo. La polizia ha reso noto che si era trasferita in Israele dagli Stati Uniti nell'agosto del 2021 e si era arruolata nelle forze di polizia nel marzo del 2022. Elisheva Rose Ida Lubin viveva nel kibbutz Saad, nel sud di Israele. La sua morte porta a 59 il bilancio degli agenti di polizia uccisi dal 7 ottobre.

Tajani: due popoli e due stati è la linea da seguire

«Due popoli due stati è la linea da seguire, è difficile ma mai smettere di perseguire la via della pace. Israele ha diritto ad esistere, così come ha diritto a esistere uno stato palestinese». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti al termine di un incontro a Prato con rappresentanti di istituzioni e imprese colpite dall'alluvione.

Tajani: tutti gli italiani sono usciti dalla Striscia

«Per quanto ci riguarda, quasi tutti gli italiani, tranne chi voleva rimanere, tra cui un paio di operatori della Croce Rossa, sono usciti dalla Striscia di Gaza. Abbiamo inviato, come governo italiano, beni di prima necessità attraverso l'aeronautica militare e che sono stati consegnati alla Mezza Luna rossa. Stiamo anche valutando, e lo ha detto il ministro Crosetto, di inviare un ospedale da campo italiano per i feriti nella Striscia». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti al termine di un incontro a Prato con rappresentanti di istituzioni e imprese colpite dall'alluvione.

Abitanti di Gaza verso sud attraverso corridoio

Filmati diffusi dall'esercito israeliano mostrano gli abitanti di Gaza che evacuano verso sud lungo la strada Salah a-Din attraverso il corridoio umanitario aperto oggi dalle 10 alle 14.

Attacchi a Gaza, uccisi comandanti di Hamas nei tunnel

L'esercito israeliano ha dichiarato che i pesanti attacchi notturni nel nord di Gaza abbiano causato danni significativi alle infrastrutture sotterranee e di superficie di Hamas e l'uccisione di comandanti nascosti nei tunnel. L'eliminazione di più di una dozzina di capi militari dell'organizzazione terroristica dall'inizio della guerra sta interrompendo le loro operazioni, ritiene l'Idf. Che afferma anche di essere concentrato sull'uccisione degli alti dirigenti di Hamas.

Blinken: "Lavoriamo per le pause umanitarie"

«Stiamo lavorando su tutti i fronti per delle pause umanitarie» a Gaza ma «servono anche progressi sugli ostaggi, una cosa che ovviamente sta particolarmente a cuore ad Israele». Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken lasciando Ankara. «Lavoriamo all'assistenza umanitaria ma anche al rilascio degli ostaggi. Sono convinto che possiamo fare ancora molto e che ci sono delle speranze per il rilascio», ha aggiunto Blinken.

Von der Leyen: "Hamas usa i civili come scudi umani"

«Hamas usa chiaramente i civili come scudi umani». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen rivolgendosi agli ambasciatori Ue. «Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. Questo è il punto di partenza. Ci dà anche la credibilità per proporre idee su una soluzione politica, sulla base della nostra eredità di campioni della soluzione dei due Stati», ha aggiunto precisando che le immagini dei civili e dei bambini «estratti dalle macerie a Gaza» fanno «sanguinare il cuore».

 

Israele apre il corridoio verso sud fino alle 14

Il portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee ha dichiarato che Israele aprirà nuovamente un corridoio per consentire ai civili di Gaza nel nord della Striscia di spostarsi al sud.

Adraee ha scritto su X che Israele aprirà Salah-al-Din Street al traffico verso sud tra le 10 e le 14: «Per la vostra sicurezza, approfittate per spostarvi a sud oltre Wadi Gaza», ha detto.

Attacco a Gerusalemme con coltello e spari: due agenti feriti gravemente

Due agenti della polizia israeliana sono rimasti gravemente feriti in un attacco con coltello e spari sferrato a Gerusalemme. Lo scrive il Jerusalem Post, spiegando che «il terrorista è stato ucciso» sul posto presso la Porta di Erode nella Città Vecchia dagli agenti che sono intervenuti. Lo riferisce la polizia israeliana.

Arrestato palestinese

L'esercito israeliano ha arrestato durante la notte Ahed Tamimi un'attivista palestinese molto nota anche a livello internazionale per aver schiaffeggiato nel 2018, quando aveva 17 anni, due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh vicino Ramallah. Tamimi all'epoca scontò 8 mesi di reclusione. Questa volta - ha riferito Haaretz - è stata arrestata per aver pubblicato sui social il seguente post: «Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi». 

Ucciso un capo di Hamas

L'esercito israeliano ha ucciso comandanti di Hamas e ha colpito oltre 450 obiettivi nella Striscia nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati «hanno preso il controllo di un compound militare di Hamas con posti di osservazione, aree di addestramento per gli operativi e tunnel uccidendo numerosi terroristi». Tra i comandanti colpiti vi è Jamal Mussa, «responsabile delle operazioni speciali di sicurezza di Hamas. Nel 1993 Mussa condusse un attacco a fuoco contro soldati israeliani di pattuglia nella Striscia». Inoltre sono stati uccisi comandanti di Hamas durante le battaglie sul campo.

 

L'esercito israeliano ha arrestato attivista palestinese. "Vi massacreremo"

L'esercito israeliano ha arrestato durante la notte Ahed Tamimi un'attivista palestinese molto nota anche a livello internazionale per aver schiaffeggiato nel 2018, quando aveva 17 anni, due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh vicino Ramallah. Tamimi all'epoca scontò 8 mesi di reclusione. Questa volta - ha riferito Haaretz - è stata arrestata per aver pubblicato sui social il seguente post: «Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi».

Bombardamenti notturni su Gaza, almeno 27 morti

Almeno 27 persone sono morte nei bombardamenti notturni su Gaza. Lo sostiene - come riporta Al-Jazeera - l'agenzia di stampa palestinese Wafa. In dettaglio almeno 15 persone sono state uccise nel quartiere Tal al-Sultan di Rafah, nel sud di Gaza. Altre 10 persone sono morte ad Al-Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza, mentre altre due sono state uccise in un attacco su una casa nel campo profughi di Jabalia. «Alcune aree di Gaza non sono state raggiunte dalle autorità o dai servizi di emergenza a causa dei pesanti bombardamenti - sostiene Wafa - ed è probabile che il bilancio delle vittime possa essere più alto».

Gaza, strage al campo profughi: la battaglia più cruenta sarà intorno all'ospedale. E la guerra si sposta nei vicoli

Morto sergente israeliano di 22 anni

Il sergente dell'Esercito israeliano Shahar Cohen, di 22 anni, di Karmiel, è morto durante la battaglia con i militanti di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno comunicato le forze armate israeliane. La vittima prestava servizio nel nono battaglione corazzato (401/a brigata). Il decesso risale a domenica.

Gaza city è accercahiata

Le Forze di difesa israeliane fanno sapere che entreranno presto nella principale città della Striscia. Mentre sul terreno continuano le operazioni militari il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato a Ramallah il presidente dell’Anp Abu Mazen, che si è detto pronto a occuparsi anche della Striscia se ci sarà una “soluzione politica globale”.

Onu: le agenzie chiedono immediato cessate il fuoco

Le principali agenzie umanitarie delle Nazioni Unite e gli enti di beneficenza internazionali hanno chiesto un immediato «cessate il fuoco umanitario» a Gaza. È quanto si legge in una dichiarazione congiunta firmata, tra gli altri, dai vertici dell'Ocha, dell'Unicef, del Programma alimentare mondiale, dell'Oms, di Save the Children e di Care International. Nella nota la situazione di Gaza è definita «orribile» e «inaccettabile». 

 

 

«Da quasi un mese il mondo osserva l'evolversi della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati - si legge - con shock e orrore per il numero vertiginoso di vite perse e dilaniate. Secondo le autorità israeliane, in Israele sono state uccise circa 1.400 persone e migliaia sono rimaste ferite. Più di 200 persone, compresi bambini, sono state prese in ostaggio. I razzi continuano a traumatizzare le famiglie. Decine di migliaia di persone sono state sfollate. Questo è orribile». «Tuttavia, l'orribile uccisione di un numero ancora maggiore di civili a Gaza - proseguono le agenzie umanitarie - è un oltraggio, così come lo è l'esclusione di 2,2 milioni di palestinesi da cibo, acqua, medicine, elettricità e carburante. A Gaza, secondo il Ministero della Sanità, sono state uccise quasi 9.500 persone, tra cui 3.900 bambini e oltre 2.400 donne. Più di 23.000 feriti necessitano di cure immediate negli ospedali sovraccarichi. Un'intera popolazione è assediata e sotto attacco, privata dell'accesso ai beni essenziali per la sopravvivenza, bombardata nelle proprie case, rifugi, ospedali e luoghi di culto. Questo è inaccettabile».

Gli Usa schierano un sottomarino nucleare

Gli Usa mostrano i muscoli nel Mediterraneo come deterrenza contro l'allargamento del conflitto tra Hamas e Israele: Il comando centrale dell'esercito Usa ha annunciato su X che un sottomarino nucleare di classe Ohio è stato schierato nella sua area di responsabilità, che si estende dall'Africa nord-orientale attraverso il Medio Oriente fino all'Asia centrale e meridionale. Il messaggio arriva due giorni dopo che la Marina ha annunciato che due gruppi d'attacco di portaerei - la Gerald Ford e la Dwight Eisenhower - hanno lanciato aerei e hanno praticato la difesa missilistica durante un'esercitazione di tre giorni nel Mediterraneo.

di Marco Ventura

«Pronti ad assumere la responsabilità di Gaza». Le parole di Mahmoud Abbas, alias Abu Mazen, il quasi ottantottenne presidente dell’Autorità nazionale palestinese, acerrimo nemico interno di Hamas che governa o governava nella Striscia, sono la chiusura del cerchio per la missione del segretario di Stato americano, Antony Blinken, in Medio Oriente. Da un lato, Blinken si è appellato a Netanyahu a Tel Aviv perché accettasse le «pause umanitarie» per mandare aiuti alla popolazione civile di Gaza, e perché la reazione militare al 7 ottobre fosse contenuta nei limiti stretti del diritto internazionale. Netanyahu ha risposto picche e non a caso i due non si sono fatti vedere in pubblico dopo i colloqui. Ma sicuramente avranno discusso anche del futuro assetto della Striscia. 

PROBLEMA CRUCIALE
In effetti,il problema della via d’uscita, una volta entrati a Gaza, è cruciale per Israele. In Giordania, poi, il ministro degli Esteri di Biden ha incontrato il fronte dei Paese arabi e musulmani moderati che hanno o vogliono avere relazioni diplomatiche con Israele. E in questo modo ha ulteriormente tessuto la tela che serve a isolare l’Iran e i suoi alleati nell’area: la milizia libanese Hezbollah e la Jihad islamica. Iran che per bocca del ministro della Difesa, Mohammad-Reza Ashtiani, ha mandato a Washington un messaggio chiaro: «Se non riusciranno a fermare la guerra e ottenere immediatamente il cessate il fuoco, li colpiremo duramente».
Blinken, a sorpresa, è poi volato di nuovo a Tel Aviv, e in un corteo di furgoni blindati e Suv coi vetri oscurati ha percorso a tutto gas l’ora e mezzo che separa la città israeliana da Ramallah, cuore della West Bank, della Cisgiordania sconvolta anch’essa dalle violenze dopo il 7 ottobre.

Proteste e giorni della rabbia, sassaiole e poi arresti e incursioni delle forze speciali israeliane, e sparatorie dei coloni, con un bilancio di 150 morti palestinesi. Blinken ha attraversato il Muro ed è andato da Abu Mazen, per parlare con lui di futuro, faccia a faccia per un’ora e mezzo. Quando Hamas sarà totalmente distrutta (gli israeliani stanno facendo di tutto per riuscirci al più presto), toccherà alle residue autorità palestinesi assumere il controllo della Striscia, magari precedute e accompagnate dal dispiegamento di forze multinazionali arabe. Il progetto è stato illustrato dal segretario di Stato nei dettagli a Abu Mazen, che lo ha accettato solo ponendo le inevitabili condizioni per non apparire il leader che si candida a entrare a Gaza sulle baionette israeliane. Perciò sì, il suo partito, Fatah, e l’Anp che dal 2005 governa in Cisgiordania (dal 2006 non ci sono più state elezioni) si candidano a prendere il timone del nascendo e futuribile Stato palestinese, ma «nel quadro di una soluzione politica globale che includa, oltre a Gaza, la Cisgiordania occupata e Gerusalemme Est». La Striscia, fa sapere il leader Anp, è «parte integrante dello Stato di Palestina». Blinken, del resto, lo aveva detto al Congresso prima di partire. «Ciò che avrebbe più senso sarebbe che un’Autorità palestinese efficace e rinvigorita si assumesse la responsabilità del governo e in ultima analisi della sicurezza di Gaza». A Ramallah, Blinken porta anche altro. L’impegno degli Usa a fornire assistenza umanitaria e la ripresa dei servizi essenziali salvavita, oltre a voler promuovere «dignità e sicurezza per i palestinesi come per gli israeliani». Il flusso di aiuti a Gaza, dirà Blinken nella tappa irachena dopo la puntata a Ramallah, «è gravemente insufficiente». E concorda pure con Abu Mazen, il segretario di Stato, che non è accettabile l’idea di «sfollare con la forza» la popolazione di Gaza. 

LA PROMESSA 
Da Blinken, Mahmoud Abbas ottiene la promessa, pubblicamente dichiarata dai portavoce del Dipartimento di Stato, «di impegnarsi per realizzare le legittime aspirazioni palestinesi per la creazione di un loro Stato». Aggiunge il presidente dell’Autorità che a Gaza gli israeliani stanno commettendo una carneficina. Ancora una volta – dice a Blinken – ci incontriamo nella situazione più dura possibile: non ho parole per descrivere la guerra di genocidio e la distruzione subita dal nostro popolo a Gaza per opera dell’apparato militare israeliano, senza alcun rispetto per il diritto internazionale. Come possiamo rimanere in silenzio sull’uccisione di 10mila palestinesi, tra cui 4mila bambini?».
 

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