L'unione fa la forza. L'antico proverbio di austro-ungarica memoria torna d'attualità nei cieli del nord Europa. Dove, per soffiare contro i venti di guerra che potrebbero portare Vladimir Putin ad estendere la campagna militare contro quell'Occidente reo di aver sostenuto “troppo” l'Ucraina, è nata l'alleanza aerea sottoscritta da Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca. Un'entità, insomma, che va oltre i confini della Nato ma che alla Nato si ispira. I comandanti delle forze aeree dei quattro Paesi, insomma, hanno firmato una lettera di intenti per istituire una flotta combinata, oltre 250 caccia che risponderanno a una eventuale minaccia russa come fossero di unico Paese.
«L'obiettivo finale è essere in grado di operare insieme, senza problemi, come un'unica forza, basandoci sulla metodologia della Nato - ha spiegato a Bloomberg il comandante dell'aeronautica danese, il maggiore generale Jan Dam - La nostra flotta combinata può essere paragonata a un grande paese europeo».
Le spine di Mosca
Proprio il rapporto con la Nato è la nota dolente per il Cremlino. Che, tra le altre giustificazioni adotte per l'invasione dell'Ucraina, aveva inserito anche le velleità di Kiev di entrare nell'Alleanza atlantica, cosa questa che, nella lettura di Putin, significava avere i missili americani puntati contro praticamente sul confine di casa. Cosa che adesso sta avvenendo in forma mascherata al Nord. Svezia e Finlandia, infatti, hanno sempre mantenuto una sorta di neutralità sulle questioni belliche internazionali, mentre adesso, oltre a mettersi in fila per la Nato, sono scese in campo attivamente con la sottoscrizione del patto scandinavo. Che, appunto, significa per lo Zar avere i missili dell'Alleanza a un passo da casa.
Dice tutto che alla firma del documento fra i quattro Paesi abbia presenziato anche il capo del comando aereo della Nato, il generale James Hecker. E il patto non è di poco conto considerando che gli Stati in questione dispongono di una forza aerea considerevole. La Norvegia possiede 57 F-16 e 37 F-35 (con altri 15 in arrivo), vale a dire i più avanzati aerei da combattimento occidentali. La Finlandia ha 62 F/A-18 Hornet e ha ordinato 64 F-35. La Danimarca può contare già su 58 F-16 e ha ordinato 27 F-35. Mentre la Svezia ha il proprio jet da combattimento, il Gripen C e D – circa 90 – cui si aggiungeranno presto i Gripen E, la versione più moderna. Una flotta che sembra più che sufficiente per scoraggiare le attuali forze russe, già fiaccate da più di un anno di conflitto.
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