Terzo giorno di operazioni di soccorso nel villaggio di Mandvi in India per tirare fuori dal pozzo il piccolo Tanmay Sahu, il bimbo indiano di otto anni incastrato a circa 30 metri di profondità da martedì sera. Le speranze di estrarre vivo il bambino si fanno sempre più flebili, essendo incastrato da più di 60 ore. Le autorità inoltre hanno dichiarato che da qualche ora il piccolo non risponderebbe più quando viene chiamato.
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Il piccolo Tanmay era cadutto nel condotto martedì scorso intorno alle 17:00 (ora locale) mentre giocava.
Secondo quanto scrive The Hinduistan Times, le autorità hanno affermato che Tanmay «non risponde più e potrebbe aver perso i sensi».
«L'operazione di salvataggio del bambino di otto anni caduto nel pozzo è ancora in corso. Gli scavi sono in corso e sono stati eseguiti circa 9 metri di scavo», ha detto in precedenza all'agenzia di stampa ANI il magistrato distrettuale aggiuntivo di Betul (ADM) Shyamendra Jaiswal.
«Abbiamo l'obiettivo di raggiungere i 13 metri e poi scavare un tunnel. Potrebbe volerci del tempo perché ci sono pietre dure sulla strada. Il bambino, tuttavia, non risponde perché potrebbe aver perso i sensi. Tutti gli sforzi sono in corso per salvarlo», ha aggiunto.