​Alec Baldwin, l'urlo dell'assistente (che lo scagiona). L'esperto di armi: «Ha violato norme sicurezza»

Le indagini sul set di "Rust", si cercano filmati della sparatoria

Alec Baldwin, arma caricata con proiettili veri: la troupe si era lamentata per i bassi livelli di sicurezza sul set
di Mario Landi
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Sabato 23 Ottobre 2021, 07:31 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 00:19

Tutto vero, altro che film e finzione. L'arma di scena utilizzata da Alec Baldwin sul set di «Rust» era stata caricata con proiettili veri. Non solo. Aveva anche già sparato. È quanto emerge dai documenti del tribunale di Santa Fe, competente del caso, secondo cui la pistola era stata consegnata all'attore da un assistente alla regia, che non sapeva che fosse stata caricata con proiettili veri e che aveva detto che l'arma era sicura. Con quell'arma Baldwin ha ucciso la direttrice della fotografia, Halyna Hutchins, e ferito gravemente il regista Joel Souza. Gli investigatori arrivati sul set hanno sequestrato le altre armi e munizioni da usare durante le riprese. «Ho il cuore a pezzi - ha scritto Baldwin su Instagram - sono in contatto col il marito di Halyna: gli ho offerto tutto il mio supporto, un pensiero a lui, al figlio e a tutti quelli che l'amavano».

A Baldwin era stata consegnata un'arma carica da un assistente alla regia che lo aveva tranquillizzato assicurandogli che fosse «sicura», poco prima del tragico incidente. Lo rivelano i primi documenti sull'indagine diffusi dai media americani. Secondo gli investigatori, comunque, l'assistente alla regia, David Halls, non sapeva che l'arma avesse proiettili veri. L'assistente Halls aveva consegnato la pistola a Baldwin urlando «cold gun», il che significava che l'arma non avesse proiettili veri.

A quel punto l'attore ha colpito il direttore della fotografia Hutchins al petto, uccidendola. Mentre il regista Souza, che si trovava dietro di lei, è rimasto ferito. 

L'esperto: Baldwin ha violato norme di sicurezza

«Carica o no, un'arma anche se di scena non si punta mai contro un altro essere umano». Lo ha detto l'esperto di armi sui set Bryan Carpenter con il New York Post, sottolineando come Alec Baldwin ha violato la regola numero uno sulla sicurezza per le pistole sui set. L'attore aveva «ovviamente puntato l'arma contro un altro essere umano», ha aggiunto.

Alec Baldwin, indagini sulla sicurezza

 

L'arma usata da Baldwin aveva sparato accidentalmente due colpi qualche giorno prima del tragico incidente. Secondo quanto riferisce il Los Angeles Times, infatti, la controfigura di Baldwin sabato scorso aveva sparato accidentalmente due colpi con quella stessa pistola, dopo che gli era stato detto che l'arma era «fredda», termine usato in gergo per definire un'arma che non ha munizioni, comprese le cartucce a salve. Lo hanno riferito al quotidiano due membri della troupe che hanno assistito all'episodio. «Ci sarebbe dovuta essere un'indagine su quanto accaduto - ha detto uno dei due uomini della troupe - e invece non ci sono state riunioni di sicurezza. Non c'era alcuna garanzia che non sarebbe successo di nuovo. Tutto quello che volevano era correre, correre, correre». Un uomo dello staff era molto allarmato da quello che era successo, tanto da avere inviato un messaggio al responsabile di produzione in cui parlava di una situazione «molto pericolosa».

La produzione, in una nota riportata dal Los Angele Times, spiega: «La sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità». Ed ha aggiunto: «Anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, faremo una revisione interna delle nostre procedure durante il periodo dell'interruzione della produzione. Continueremo a collaborare con le autorità di Santa Fe nelle indagini e offriremo aiuti psicologici al cast e alla troupe durante questo tragico periodo».

La giovane - La responsabile del controllo armi sul set di Santa Fe era una giovane di vent'anni al primo incarico, Hannah Gutierrez Reed. Lo ha rivelato la Bbc, dopo aver ottenuto un documento che mostra i membri della troupe che erano previsti sul set quel giorno. Il particolare che la Reed fosse al primo incarico è stato reso noto dal Los Angeles Times. La pistola di scena, con cui Baldwin ha ucciso Halyna Hutchins, conteneva un «live single round», ossia un solo colpo, secondo un'e-mail inviata dall'International Alliance of Theatrical Stage Employees ai suoi membri.

La Rust Movie Productions, la società di produzione del film Rust, ha intanto avviato un'indagine interna. «La sicurezza è la nostra priorità. Anche se non siamo a conoscenza di nessuna denuncia sulla sicurezza sul set, condurremmo un'indagine interna sulle nostre procedure», afferma in una nota in cui si fa riferimento alla presenza sul set di una pistola di scena.

Sicurezza - I protocolli standard di sicurezza, inclusi i controlli sulla pistola, non erano rispettati in pieno sul set di Rust e già nei giorni precedenti all'incidente in cui ha perso la vita Halyna Hutchins almeno un operatore si era lamentato con un manager di produzione sulla sicurezza delle pistole sul set.

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Lo riportano i media americani citando alcune fonti, secondo le quali sabato scorso la controfigura di Alec Baldwin aveva sparato accidentalmente due colpi dopo che gli era stato detto che la pistola non aveva alcuna munizione, neanche a salve. Le autorità del New Mexico stanno indagando per accertare se esista o meno la registrazione della sparatoria fatale: l'ufficio dello sceriffo avrebbe chiesto l'accesso a tutti i filmati della produzione e a tutte le foto e i video ripresi con i cellulari per capire se qualcuno abbia filmato l'incidente.

 

Solo poche ore prima che Baldwin, diversi membri della troupe hanno abbandonato il set a causa di problemi di sicurezza. La rivelazione - di alcuni tabloid Usa - è arrivata mentre gli investigatori che indagavano sulla tragedia al Bonanza Ranch nel New Mexico stavano cercando di interrogare i tre lavoratori che avrebbero dovuto assicurarsi che Baldwin sparasse a salve.

Armi sequestrate - Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni presenti nel set, le macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria. L'ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe ha affermato che l'indagine «rimane aperta» e che non sono state presentate accuse. Secondo il Los Angeles Times e altri media, diversi membri della troupe hanno abbandonato la produzione a causa di preoccupazioni sulle condizioni e sui problemi di sicurezza, comprese le procedure di sicurezza delle armi, e sui protocolli Covid non seguiti prima delle riprese. Ma in una nota la casa di produzione, Rust, ha sottolineato che «la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità. Ed «anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta».

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I dubbi della responsabile

La responsabile del controllo armi sul set di Rust, Hannah Reed, aveva espresso dubbi sulle sua capacità di caricare pistole di scena. Lo scorso mese in un podcast, mentre stava lavorando sul set di 'The Old Way' di Nicholas Cage, aveva ammesso: «all'inizio ero molto nervosa, non sapevo se ero pronta». Reed è figlia del famoso armiere di Hollywood Thell Reed, che ha lavorato in produzioni come 'Django Unchained' e 'Once Upon a Time in Hollywood'. Durante il podcast la donna diceva che caricare una pistola di scena a salve era per lei la cosa che più le faceva paura perché non sapeva come farlo. Il papà, aveva raccontato, però l'aveva aiutata dandole dei consigli.

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