Non c’è appassionato di orologeria romano o italiano che non conosca il nome Hausmann & Co. Nelle sue vetrine sono esposti i segnatempo delle maison che hanno fatto la storia della misurazione del tempo. Abbiamo incontrato Francesco Hausmann e Benedetto Mauro, co-amministratori della società, per avere da loro un feedback su come stia andando oggi il mondo delle lancette.
La clientela italiana è tornata ad acquistare orologi?
«Non solamente è tornata, ma paradossalmente è aumentata rispetto al passato». Le vendite riguardano tutti i marchi? «Alcuni brand hanno avuto una performance, altri una diversa. Non è tutto semplice quello che sta succedendo e va analizzato con molta attenzione, perché ogni marca è un caso a sé».
Cambierà la situazione?
«Andiamo verso la normalizzazione del mercato. Probabilmente alcune cose si aggiusteranno e torneranno come prima, altre invece saranno così compromesse da non poterlo fare più. È veramente come stare al cinem, perché il nostro settore è un’esplosione di situazioni che non sappiamo come andranno a finire».
Tra i nuovi clienti ci sono anche dei giovani?
«Sicuramente sì.
Qualcuno definisce questo mercato orologiero come una bolla pronta a scoppiare. È così?
«No, la bolla non scoppia. Il management delle maison che guidano il mercato ha talmente capito la filosofia che c’è in questa proporzione aurea tra produzione e vendita, da non temere nessuno scossone presente e futuro».