raggiungere ma che è stato colto dalla «diS», un nuovo marchio di lusso che ha fatto il suo debutto a Milano nello showroom Infinity di Andrea Ficarelli. La calzatura è stata presentata da Fausto Aquino, imprenditore di lungo corso con incarichi di responsabilità in Confindustria e ora presidente nazionale di Assafrica & Mediterraneo. La scarpa è il risultato delle idee di Stefania Lanzillotti coadiuvata in maniera fondamentale dallo stilista Francesco D’Amico che ha frequentato l'Accademia di Costume e di Moda di Roma e che ha lavorato con Massimo Monteforte per Ballantyne, Annapurna, Gentryportofino.
Fondamentalmente si tratta di un modello per la primavera e l'estate del 2013 costruito usando pelli raffinate, pizzo sangallo e rafia. La scelta dei materiali è uno dei punti di forza della «diS» che ha selezionato accuratamente i fornitori tanto da stabilire la produzione nella Riviera del Brenta e a ricercare soprattutto la eco compatibilità degli stabilimenti. E’ stato lo stesso Aquino a sottolineare come si sia puntato ad ottenere «l'accuratezza e la precisione artigianali necessarie a garantire un prodotto immediatamente identificabile con il top del made in Italy». Questo perché - ha continuato Aquino - «sono fermamente convinto che in quel segmento di mercato ci siano grandi spazi di crescita a livello nazionale e internazionale, a condizione che si sappiano contemporaneamente esaltare bellezza, creatività, innovazione e confort.
Condizioni essenziali per far percepire l'unicità delle calzature italiane a una clientela sofisticata ma attenta nelle sue scelte». La calzatura pensata da Lanzillotti è diretta a donne che passano dall’ufficio all’aperitivo, da una riunione importante al teatro. Insomma "diS" presenta una scarpa che fa risparmiare tempo evitando di tornare a casa, stressarsi nel traffico, quando si hanno molteplici impegni quotidiani. Il tutto è reso possibile grazie a un classico decolletè, accessori colorati come cavigliere fantasia, vele in sughero e pelle con elementi gioiello, piccole calze in pizzo, sfere in marmo o resina da intercambiare.
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