Il gravissimo fatto poco dopo le 23. L'aula stava discutendo da ore l'atto che si propone di ridurre le aree edificabili. Ad un certo punto si è sentito un gran boato, che ha fatto tremare il palazzo Comunale. Tutti hanno pensato ad un attacco, magari di origine islamica. Invece si trattava di una bomba carta (sono stati trovati i resti dell'ordigno artigianale). L'esplosione ha frantumato un vetro della porta dell'anticamera del Consiglio. Il portone principale dell'edificio, come sempre succede durante le assemblee pubbliche, era aperto. Non ci sono testimoni ma le telecamere di sicurezza potrebbero aver ripreso l'attentatore.
Il sindaco Mangialardi ha sospeso la seduta per un'ora, poi ha fatto riprendere i lavori. Ha detto: «Non ho la minima idea di chi possa essere stato e quale sia il movente. In passato non abbiamo mai ricevuto minacce». La segretaria cittadina del Pd, Elisabetta Allegrezza, parla di un «gravissimo atto di intimidazione». «È certo che non ci faremo intimidire - dice -, non saranno certo queste vili azioni a fermare il programma amministrativo, democraticamente votato dai cittadini. Intendiamo stigmatizzare l'accaduto - prosegue - riaffermando con forza i valori della democrazia in cui noi tutti ci
riconosciamo e a cui non siamo in alcun modo disposti ad abdicare, tanto più se qualcuno cerca di intimidire con metodi assolutamente contrari a quei valori per cui i nostri padri hanno sacrificato la loro vita in nome della libertà di pensiero e per l'affermazione della democrazia nel nostro Paese».
«Era un grosso petardo, di quelli che si possono acquistare solo con se in possesso di un nulla osta, e non di libera vendita: i danni sono limitati ad una vetrata, e Digos e Commissariato di Polizia di Senigallia stanno studiando i filmati delle telecamere di sorveglianza, per individuare chi lo ha fatto esplodere». Lo ha detto il questore di Ancona Oreste Capocasa, commentando la deflagrazione avvenuta la notte scorsa nel Municipio di Senigallia, a pochi metri dall'ingresso dell'aula del Consiglio comunale, che era riunito per esaminare le osservazioni alla variante al Prg. A quanto sembra di capire, gli investigatori sarebbero in possesso di vario materiale utile a risalire all'autore del gesto intimidatorio.
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