Ancona, furto al poliambulatorio
dell'ex Crass. Rubata
la scheda carburante dell'automedica

Ancona, furto al poliambulatorio dell'ex Crass. Rubata la scheda carburante dell'automedica
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Mercoledì 24 Settembre 2014, 20:48 - Ultimo aggiornamento: 21:08
Di Marina Verdenelli

ANCONA - Ladri al poliambulatorio dell'ex Crass, rubata la scheda carburanti di un'ambulanza. E' successo ieri notte, all'una, nella struttura sanitaria di via Cristoforo Colombo, al Piano, già presa di mira due volte nei mesi scorsi da una banda specializzata che aveva fatto razzia di farmaci salvavita nella farmacia interna. Questa volta il furto è stato meno consistente. I ladri si sono trovati faccia a faccia con un operatore del 118 in servizio alla Potes, che ha la postazione dell'automedica per i servizi di emergenza proprio all'interno dell'ex Crass. L'operatore si è visto puntare la luce di una torcia in faccia. Pochi secondi per realizzare che era in corso un furto e i ladri si sono dati alla fuga. E' stato lui a chiamare poi la polizia già allertata dal suono dell'allarme. Per entrare nella struttura sanitaria i malviventi hanno utilizzato una finestra sul retro degli uffici. Rotto l'infisso si sono portati all'interno dell'edificio, suddiviso in più palazzine. Qui hanno aperto cassetti, frugato negli armadietti dei dipendenti, in cerca di denaro in contante che non hanno trovato. Poi hanno puntato all'ambulanza del 118. Trovato il mezzo aperto hanno rovistato anche lì dentro dove c'era una scheda per fare il pieno del carburante. Si sono accontentati di quella. Mentre si davano alla fuga si sono imbattuti nell'operatore del 118, che si era avvicinato al mezzo probabilmente perché aveva sentito degli strani rumori. Con la luce puntata al viso non è riuscito però a vedere chi fossero i ladri che sono fuggiti via di corsa. All'ex Crass è scattato anche l'allarme di sicurezza che ha fatto arrivare sul posto una pattuglia delle Volanti. Ma dei ladri non c'era più traccia. L'area non è dotata di telecamere e non ci sarebbero quindi immagini utili per risalire ai responsabili. Da come hanno agito il sospetto è che non siano degli esperti ma solo dei disperati in cerca di qualche spiccio. Le strutture informatiche, comunque di valore, non sono state portate via.