Ha la bronchite e va all’ospedale, ma Francesca Fossi muore 2 ore dopo per un doppio arresto cardiaco. Aveva 44 anni

Dramma a Jesi, i sanitari hanno praticato 40 minuti di massaggio cardiaco per salvarla: lascia genitori, fratello e compagno

Ha la bronchite e va all’ospedale; ma Francesca Fossi muore 2 ore dopo a 44 anni per un doppio arresto cardiaco
di Talita Frezzi
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Lunedì 21 Agosto 2023, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 13:13

JESI Francesca è volata via, all’improvviso. Si è portata via il suo sorriso, la sua allegria contagiosa, la grinta, l’euforia, l’irriverenza. Ed è dura accettare che sia vero. Francesca Fossi, 44 anni, era un vulcano di spumeggiante freschezza. Si è spenta ieri alle 2,20 al Pronto soccorso del Carlo Urbani di Jesi, dove era arrivata con un grave affanno. Due ore dopo il suo arrivo in ospedale, il decesso.

Francesca Fossi morta, cosa è successo

 

Ma al dolore per la morte improvvisa e prematura, si aggiunge il mistero di cosa abbia provocato il decesso: i medici hanno chiesto l’autopsia clinica per chiarirlo. L’esame anatomopatologico sarà eseguito con ogni probabilità nella giornata di oggi. Choc e dolore in Vallesina. Francesca, originaria di Jesi dove aveva studiato all’istituto d’arte Mannucci, abitava e lavorava a Monte Roberto. Era dipendente della ditta Futura Confezioni. Conviveva con il compagno Silvano, con cui dal 2011 aveva una bella storia d’amore. Una ragazza solare Francesca, schietta e irriverente nelle sue idee, sempre allegra e gioiosa, piena di voglia di vivere. Amava lo shopping e i cosmetici, condivideva con entusiasmo i suoi acquisti e le sue passioni sui social. E aveva condiviso con gli amici virtuali anche la rabbia per quella bronchite che dal 17 agosto le dava noia, tanto da costringerla a prendere antibiotici mentre avrebbe voluto uscire, andare al mare.

Pensava fosse causata dall’aria condizionata, dal contrasto termico. La terapia antibiotica – prescritta dal suo medico di famiglia – non stava però funzionando. Tanto che venerdì Francesca, in preda a un forte affanno che non la faceva respirare, si è rivolta alla guardia medica. Il medico le ha prescritto un diverso antibiotico, consigliandole però di rivolgersi al 118 o andare in pronto soccorso se avesse continuato quell’affanno. Infatti, sabato sera poco dopo mezzanotte l’affanno è diventato così acuto da dover allertare il 118. Francesca è stata portata con un’ambulanza della Croce rossa al Pronto soccorso. L’arrivo a mezzanotte e mezzo. 

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Il ricovero


Il tempo di trasferirla in sala emergenza che il suo cuore ha smesso di battere. I sanitari hanno praticato 40 minuti di massaggio cardiaco per salvarla, e sembrava che ci fossero riusciti. I parametri erano tornati stabili. Subito sottoposta a Tac e a tutti gli esami clinici necessari, ma dopo neanche due ore, un secondo fatale arresto cardiaco. Stavolta purtroppo non c’è stato nulla da fare. Si è spenta alle 2.25 di domenica mattina. La famiglia ha acconsentito alla donazione delle cornee, ieri è stato eseguito l’espianto. Un ultimo gesto di amore. Francesca lascia nel dolore i genitori, il fratello, il compagno e tantissimi amici. Ma ora si indagherà su questo dramma inspiegabile.
 

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