Macerata, i compagni di scuola
«Grazie Elia per ciò che ci hai donato»

Il banco di Elia
di Alessandra Bruno
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Lunedì 16 Febbraio 2015, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:59

MACERATA - La scuola Dante Alighieri in lutto per il 12enne morto durante una partita di rugby. Il pensiero toccante dei compagni di scuola: «Grazie Elia di tutto quello che ci hai donato in questa breve vita». Duecentotrenta alunni si sono fermati per ricordare il piccolo Elia Longarini, morto domenica alle 12.30, mentre giocava un match con la sua squadra Amatori Rugby Macerata under 14.

Il banco vuoto

Sul banco vuoto del giovane atleta mazzi di fiori, rose bianche e le lettere commosse dei suoi compagni della 2°D.

Il gemello di Elia, Matteo, frequenta invece la 2°F. Un minuto di silenzio anche nella primaria IV novembre, affiliata alla Dante Alighieri, dove è iscritta la sorellina di Elia e Matteo, Ester, dieci anni. La festa di Carnevale, organizzata dall’istituto e fissata per domani mattina alle 10 è stata annullata.

La preside

La dirigente scolastica, Rita Emiliozzi è ancora sotto choc: «Ai bambini ho detto la verità - racconta la preside - e non sono riuscita a consolarli, perché non ci sono parole. I compagni di classe stanno preparando cartelloni e biglietti da leggere al funerale. Hanno reagito con molta maturità. Siamo vicini alla famiglia. L’istituto oggi ha le bandiere a mezz’asta e un nastro nero in segno di lutto».

L'autopsia

Elia lascia nel dolore più profondo i fratelli, il papà Giorgio, cuoco nel seminario diocesiano Redemptoris Mater e la mamma Cristina Guazzaroni. Domani alle 10 sul corpicino del giovane Elia sarà eseguita l’autopsia, per far chiarezza sulle cause del decesso. I funerali non sono ancora stati fissati.

Il padre

Il padre del ragazzino ha spiegato che Elia «aveva fatto tutte le visite possibili, sia da parte del pediatra che del medico sportivo, che - ha sottolineato - lo aveva sottoposto anche all'elettrocardiogramma sotto sforzo». In passato Elia aveva accusato dolori al petto e uno stato di affaticamento, ma «bastava un po' di riposo e gli passava tutto». Impossibile, al momento, avanzare ipotesi su cosa abbia provocato la morte del dodicenne: se una cardiomiopatia o un problema cardiovascolare strutturale, o una causa neurologica, metabolica o vascolare.