Macerata, dalle ville dei boss rinasce la legalità: i casi di Cupramontana e Isola del Piano

Paola Senesi (Libera), Giulio Salerno e Rosella Castellano
di Alessandra Bruno
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Giovedì 18 Settembre 2014, 20:25 - Ultimo aggiornamento: 22:41
MACERATA - A Cupramontana gi attivo un centro di recupero per malati psichici,a Isola del Piano sorger un agriturismo: le terre confiscate alle mafie portano l’impronta di “Libera”.



L’associazione fondata da don Luigi Ciotti, da anni in lotta contro la criminalità organizzata, è attiva anche nelle Marche, come racconta la referente locale Paola Senesi: «Nella nostra Regione sono stati confiscati alla mafia 24 beni, di cui due già riconvertiti ad un uso sociale. I restanti sono tutti beni mobili, per lo più azioni».



Il Podere Tufi (5 ettari) a Cupramontana è stato sequestrato al boss della Magliana, Enrico Nicoletti, mentre ad Isola del Piano l’attuale “Fattoria della legalità”, apparteneva al boss della 'ndrangheta Ruggero Cantoni, che possedeva un terreno, una casa colonica e un’abitazione.



Oggi all’Università di Macerata, la presentazione del corso formativo “School Summer” in Economia e legislazione anti-riciclaccio, ha riacceso i riflettori sull’importante tema della legalità. L’esperienza formativa, che ha visto la partecipazione di 28 iscritti, provenienti da tutta Italia, si concluderà domani. «Le mafie - dice la Senesi - vanno combattute attraverso la cultura e la conoscenza. Mettendo insieme enti e realtà profondamente diversi, si può contribuire alla rivoluzione culturale di cui il nostro Paese ha bisogno».



Un piccolo grande passo è stato fatto, in quei luoghi, diventati simbolo della lotta alla criminalità nelle Marche: «Siamo il primo Comune della Regione dove è stato confiscato un bene appartenente ad’organizzazione malavitosa - sottolinea il sindaco di Cupramontana Luigi Cerioni - siamo orgogliosi di quello che abbiamo realizzato. Il centro di recupero per persone con disturbi psichici è stato ultimato nel 2013 e oggi dei 10 posti letto fruibili, ne abbiamo occupati 9».



Il secondo Comune in ordine di tempo è Isola del Piano, che però è stato il primo ad aggiudicarsi l’assegnazione del bene nel 2006, come ricorda il sindaco Giuseppe Paolini: «Dopo alcune vicissitudini, siamo ripartiti con il progetto di riqualificazione sociale nel gennaio 2011. Il nome scelto è La fattoria della legalità, l’obiettivo è quello di creare una fattoria didattica, (che di fatto è già attiva) con coltivazioni bio regionali e un agriturismo con ristorazione gestita da una coop, un progetto più a lungo termine. In cucina vorremmo i ragazzi dell’alberghiero, in sala persone diversamente abili. Puntiamo all’autogestione e confidiamo nella collaborazione da parte di aziende leader nel settore»