Ancona, «cimitero ebraico sempre aperto e usato per lasciare liberi i cani: è un oltraggio»

Il cimitero ebraico di Ancona (foto Marinelli)
di Letizia Larici
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Sabato 11 Aprile 2015, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 18:21

ANCONA - La Comunità ebraica attacca il Comune: se non rispettate gli accordi ci riprendiamo il cimitero ebraico al Cardeto. A dare l’aut aut al sindaco Valeria Mancinelli il presidente della Comunità ebraica anconetana Manfredo Coen, indignato per il mancato rispetto da parte di Palazzo del Popolo delle clausole del contratto di comodato d’uso grazie al quale dal ’98 l’amministrazione gestisce il campo degli ebrei, organizzando visite guidate.

«Il Comune - spiega Coen - si è impegnato al rispetto delle nostre regole religiose che impongono la chiusura dei cancelli del camposanto in occasione delle festività ebraiche.

Ma gli impegni non sono mai stati mantenuti, consentendo di fatto l’oltraggio a un luogo sacro. Il cimitero è sempre aperto, utilizzato dalla gente per lasciare liberi i cani, non ci sono lucchetti, cartelli che indicano i giorni in cui è vietato entrare e manca un custode. Se non cambia qualcosa, siamo pronti a risolvere il contratto».

Coen inconterà il sindaco venerdì. «E’ da ottobre - dice - che cerco di parlare con la Mancinelli. Prima le ho scritto una lettera, poi ho telefonato varie volte in segreteria tentando invano di fissare un incontro. Poi la scorsa settimana mi sono impuntato. Dopo essere stato maltrattato da due donne che non ne volevano saperne di uscire dal cimitero, ho insistito con la segretaria del sindaco spiegando che si trattava di una questione urgente. Venerdì ci vedremo. Darò alla Mancinelli un aut aut. O il Comune s’impegna concretamente a rispettare la sacralità e la storicità del luogo o ci riprendiamo il cimitero. Vorrà dire che le visite le gestirà la comunità ebraica».