"Fino a poco tempo fa quando veniva assegnato il carburante agricolo a prezzo agevolato l'assegnazione avveniva tramite presentazione di un modello cartaceo sul quale l'utente riportava i propri dati, dell'azienda e del terreno- scrive Marcuzzi- Successivamente l'ufficio Uma competente valutava l'esattezza dei dati e procedeva all'assegnazione della quota di carburante spettante".
Dal luglio del 2002 la cosa si sarebbe complicata, "ad esempio sono più di 10 anni che non sono stati aggiornati i coeficienti di calcolo per l'assegnazione del carburante, tutt'ora sono tenute fuori dalle assegnazioni voci di lavori che vengono effettuati sia preliminarmente alle semine e trapianti sia per quanto riguarda i lavori successivi".
"Inoltre hanno anche pensato bene di fare tagli sulle assegnazioni del carburante, prima con un 5% annuale fino ad arrivare nel 2015 al 23% (Legge di Stabilità 2015)", decurtazioni che la Regione Lazio avrebbe stabilito di confermare oltre a decidere di assegnare il carburante "solo dopo che l'agricoltore abbia provveduto a riportare sul famigerato fascicolo aziendale il tipo di cultura piantumata, su quale particella catastale e superficie viene utilizzata per quella lavorazione e questa operazione va ripetuta ad ogni ciclo di coltivazione" continua Pierpaolo Marcuzzi.
"Immaginate il tempo, i soldi e la carta che si spreca a sistemare il fascicolo, aggiornalo e farsi assegnare due volte il carburante (la metà ora, l'altra metà a luglio), tutto questo per colpa di chi ci sta governando e non sa nemmeno da che cosa nasce e come cresce una zucchina".
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