Un giro che coinvolge, per il poco che si riesce a sapere dell’inchiesta, insospettabili professionisti. Il riserbo, però, è assoluto. Non ci sarebbe solo lo spray succedaneo della sostanza stupefacente, ma anche altri farmaci che grazie a questo sistema di collusione venivano posti a carico del sistema sanitario senza alcuna ragione e in cambio - si presume - di utilità per chi si prestava a fornirli tra il capoluogo e centri limitrofi.
Intanto la spesa sanitaria pro-capite in provincia di Latina resta tra le più elevate ed è ben al di sopra della media nazionale. Rappresenta, infatti, il 20% contro il 12% indicato dal patto della salute.
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