Le analisi oltre ai medicinali: nel Lazio più di 1.700 esercizi cambiano pelle

Già il 50% delle farmacie nel Lazio eroga servizi sanitari

Le analisi oltre ai medicinali: nel Lazio oltre 1.700 esercizi cambiano pelle
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Giovedì 11 Aprile 2024, 08:52

Delle 1.737 farmacie del Lazio, il 50% già eroga servizi sanitari che vanno al di là della mera dispensazione del farmaco. E quindi (sebbene in ambito meramente privatistico, non attraverso la gratuità del Ssn) permettono una vasta gamma di attività: dai piccoli test del sangue (oggi, in 595 li fanno) alle spirometrie (solo 72, attualmente), fino agli elettrocardiogrammi (553) e agli altri servizi fatti in telemedicina. Quasi ottocento oggi fanno tamponi rapidi Covid e oltre cinquecento somministrano i vaccini. Con il provvedimento del governo delle farmacie dei servizi (inserito nel Ddl semplificazioni) si vuole allargare la base del servizio. «L'intenzione è quella di erogare prestazioni all'interno del Servizio sanitario dicono da Federfarma Puntiamo ad avere almeno altre 800 farmacie dei servizi per aiutare a ridurre le liste di attesa. Il governo ha dato il via, siamo in attesa della Regione Lazio: basterebbe una determina».

LE ESPERIENZE

Di farmacie dei servizi ne sentono parlare da molto al Prenestino. Qui alla farmacia di Maria Grazia Mediati si ricordano bene di quando una signora del piano di sopra è scesa e ha chiesto di fare un elettrocardiogramma. Il controllo è telematico: il medico fa il referto a distanza ed è a Brescia. Lui vede subito che qualcosa non va e chiama la farmacista suggerendo alla paziente di andare al pronto soccorso. «Era un sabato sera. Aveva una fibrillazione da tenere sotto controllo. Quando è tornata si è presentata con un grande mazzo di fiori. Abbiamo contribuito a salvare una vita», dice Mediati.
Le farmacie vorrebbero crescere anche nei piccoli Comuni. Nel borgo di Gerano tutti conoscono Salvatore Infantino. Ha 43 anni, è di Locri, e dopo la laurea alla Sapienza ha scelto di prendersi lì la sua prima licenza da farmacista. Era il 2009. E come il sacerdote, il medico di famiglia, il parrucchiere, il sindaco, è diventato un punto di riferimento soprattutto per i tanti anziani che ogni giorno arrivano da lui o che si siedono sulla panchinetta proprio davanti al portone d'ingresso, anche solo per fare due chiacchiere. Ogni giorno parte da Roma per arrivare nel piccolo borgo e aprire la farmacia. Lascia alle sue spalle la città e il suo caos per andare a lavorare in un luogo da una dimensione totalmente diversa. A Gerano già si sta organizzando per ampliare i servizi: ha partecipato a un bando del Pnrr per sviluppare la telemedicina. «Ho intenzione di organizzarmi e di fare elettrocardiogrammi e altri servizi nell'orario della pausa pranzo - aggiunge - Così riuscirò a dare il servizio farmaceutico e, allo stesso tempo, a sostenere qui la farmacia dei servizi. Lavoriamo da soli per mantenere un attività in borghi che, altrimenti, non avrebbero un presidio così fondamentale per la salute».
G.Val.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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