Diciottenne di Formia arrestato con un chilogrammo di droga

Diciottenne di Formia arrestato con un chilogrammo di droga
di Stefania Belmonte
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Domenica 19 Luglio 2020, 06:30

Appena diciotto anni, di Formia, e con un chilogrammo di hashish nascosto in camera da letto. A scoprire Antonio Di Domenico, sono stati i poliziotti del commissariato di Gaeta che lo avevano notato, poche ore prima del blitz in casa, in compagnia di alcuni assuntori proprio nella cittadina del Golfo. Appena il cane antidroga “in borghese” – Isco, del nucleo di Nettuno - è entrato nell’abitazione sulla Via Appia, intorno alle 20:30 di venerdì, è corso verso il nascondiglio della droga trovando una valigetta in un mobile. All’interno c’erano otto panetti di droga, che al lordo facevano un chilogrammo circa. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche un bilancio di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e un telefono cellulare. Proprio il telefonino adesso sarà sottoposto ad una perizia tecnica, per evidenziare eventuali altre informazioni utili alle indagini.
 



Dalla polizia, nonostante il giovane sia incensurato, è considerato “uno dei maggiori rifornitori di droga del sud pontino, con una larghissima platea di acquirenti”- come si legge in una nota del commissariato. La piazza di spaccio era infatti allargata a tutta la movida di Formia e di Gaeta: qui, nelle vicinanze dei locali, si svolgeva l’attività di spaccio. E proprio a Gaeta, il pomeriggio, lo avevano notato i poliziotti con alcuni tossicodipendenti, durante operazioni di scambio. Perché non erano intervenuti subito gli agenti? Perché stavolta volevano usare il cane antidroga. Lo scorso maggio, infatti, in un precedente blitz sempre in casa, forse non erano riusciti a trovare la droga per questo motivo. Non è detto che in quell’occasione effettivamente il ragazzo ne fosse in possesso, forse l’aveva gettata da un finestrino durante l’inseguimento, ma data la grande quantità di denaro trovata in mano a un diciottenne – circa 800 euro – gli agenti si erano molto insospettiti. Proprio a maggio, appunto sospettano, quando il ragazzo era stato fermato al termine di un inseguimento per un controllo, era stato perquisito senza esito ma sanzionato per ripetute violazioni al codice della strada, avendo messo in atto comportamenti pericolosi per l’incolumità pubblica tentando di sfuggire alla polizia. All’oscuro di tutto i genitori, con i quali vive e che si sono visti piombare per la seconda volta la polizia in casa. Un blitz con “benedizione” comunque: secondo indiscrezioni, il padre del giovane, un imprenditore con attività commerciali in Campania, già nella precedente occasione si sarebbe raccomandato con i poliziotti di fare “tutto quel che dovevano” se il figlio avesse sbagliato. La classe non è acqua. Ora sta all’autorità giudiziaria di Cassino decidere del futuro del giovane, che ora si trova agli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto.  
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