Per questo si sono rivolti all'avvocato Emanuela Di Stefano per iniziare una vera e propria "Class action" nei confronti di Acqualatina, con la richiesta del risarcimento dei danni subiti. Al tempo stesso chiederanno il blocco delle cartelle di pagamento.
E mentre il sindaco Anna Maria Bilancia vieta l'utilizzo dell'acqua torbida per usi alimentari, dalla minoranza Ernesto Desideri afferma che «già da adesso noi siamo in prima linea per affrontare una battaglia contro Acqualatina a favore del risarcimento del danno palesemente subito dai nostri cittadini» e auspica che tutte le istituzioni locali e del comprensorio si uniscano in tal senso.
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