Nel '48 in piazza Cavour uno dei sui primi comizi, a due passi dalla casa dov'era nato. Nel 2001 la cittadinanza onoraria. Il nonno era stato anche sindaco del paese.
A Lenola faceva ritorno spesso e volentieri, soprattutto d'estate, quando trascorreva il tempo tra le colline del paese e il mare di Sperlonga.
Nel suo ultimo lavoro, un'autobiografia dal titolo “Volevo la luna”, aveva coniato il termine compaesanità, che oltre a essere un ambito geografico è un sentimento, un legame tra genti con le stesse radici, tradizioni, gli stessi rapporti con una natura.
A parlarne non a caso c’erano i sindaci - di diversa estrazione politica - di Lenola, Fondi, Formia, Gaeta e Roccagorga - ed erano riemersi i ricordi di Ingrao al fianco dei contadini che occupavano la ferrovia nelle giornate di lotta del 3 maggio 1969 per richiamare l'attenzione del governo
sulla crisi dell'agrumicoltura e, prima ancora, quando era insieme agli operai lepini che sperimentavamo nel 1951 lo sciopero alla rovescia.
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