Caso Lessio, dura l'opposizione: «Si chiude uno dei capitoli peggiori»

Caso Lessio, dura l'opposizione: «Si chiude uno dei capitoli peggiori»
di Rita Cammarone
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Mercoledì 10 Giugno 2020, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 08:06

Se c'è una cosa che a Latina mette d'accordo centrodestra e Partito democratico sono gli attacchi a Lbc. Per l'opposizione che siede in Consiglio comunale, infatti, il movimento civico che ha vinto le elezioni nel 2016 si è completamente liquefatto con le ultime dimissioni, quelle di Roberto Lessio dalla carica di assessore all'Ambiente. Alessandro Calvi, Giorgio Ialongo e Giovanna Miele di Forza Italia, Massimiliano Carnevale e Vincenzo Valletta della Lega, Andrea Marchiella, Matilde Celentano e Raimondo Tiero di Fratelli d'Italia, e l'indipendente Matteo Coluzzi non si mostrano sopresi dal passo indietro di Lessio e si augurano «che possa essere seguito a breve anche da altri suoi colleghi di giunta per arrivare fino al sindaco perché solo così si eviterà dicono - di danneggiare ulteriormente la città e si potrà cominciare una programmazione seria e concreta per la ripartenza del territorio».
«Da Rio Martino alla gestione dei rifiuti e del verde attaccano i consiglieri di centrodestra - abbiamo assistito a un fallimento completo. Lbc aveva fatto del decoro una bandiera e invece ha mostrato una incapacità totale nell'affrontare i problemi quotidiani. Questo perché Lbc manca di capacità amministrative e di capacità di programmare le scelte necessarie alla città».
Anche il senatore Nicola Calandrini di Fratelli d'Italia parla di Lbc come un'esperienza fallimentare: «Queste dimissioni dimostrano che l'amministrazione Coletta è arrivata alla conclusione del suo percorso, totalmente fallimentare. Le due colonne portanti su cui Lbc ha fondato il suo consenso dovevano essere ambiente e cultura: inutile ripetere il disastro dell'ambiente, mentre per la cultura, voglio ricordare che il Teatro D'Annunzio è ancora chiuso e lo era già da prima dell'emergenza Coronavirus». E quanto a Lessio, il senatore afferma di essere certo che Latina non sentirà la sua mancanza: «Oggi è un bel giorno per la città di Latina. Le dimissioni di Lessio chiudono uno dei capitoli peggiori della gestione Coletta e di Lbc. In quattro anni non è stato in grado di portare a casa neppure un risultato, anzi è riuscito persino a peggiorare le cose: Latina è sporca, l'erba è alta, la rivoluzione promessa con Abc è rimasta solo sulla carta, i danni del mancato ripascimento sono sotto gli occhi di tutti». Pesante la critica anche da parte del Pd: «Le dimissioni dell'assessore all'ambiente mettono il sigillo definitivo alla trasformazione di quella che fu l'originale Lbc rispetto a quella che oggi si trova ad amministrare scrivono in una nota stampa il coordinatore Alessandro Cozzolino e i consiglieri Nicoletta Zuliani ed Enrico Forte -. L'addio di Lessio infatti non è solo l'ennesima rinuncia, la settima in giunta, nascosta dietro alla giustificazione delle motivazioni personali, ma la definitiva disfatta del nucleo fondativo di Lbc. Dopo Costanzo, Capirci, Di Muro, Costanti, ecco che si arrende anche l'ultimo dei pionieri di un'esperienza amministrativa che si è definitivamente accasciata su se stessa e ha dovuto arrendersi all'evidenza che governare è ben più complicato di fare convegni raccontando di avere le soluzioni in tasca per risolvere i problemi lasciati dalla destra locale».
Il Pd affonda la lama sulle incompiute (non un atto da parte di questa giunta su metropolitana, Slm, terme e cittadella giudiziaria), e sulla tanto decantata strada intrapresa sulla gestione dei rifiuti. Per i dem l'abbandono di Lessio è il definito manifesto di un'ammissione di fallimento. Insomma, Lessio come ultimo atto di un flop per l'opposizione, Pd compreso nonostante reciproche aperture con Lbc. L'altro ieri l'affondo di Armando Valiani, coordinatore della Lega: Coletta, come un piccolo Napoleone prima di Waterloo, cerca di imbarcare sulla sua nave che affonda Pd e movimenti di sinistra, ma la città non può permettersi di essere trascinata a fondo da un sindaco che non vede l'iceberg della sua incapacità amministrativa.
R.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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