Ripascimento e barriere, la grande incognita del Lido di Latina: gara solo annunciata

Ripascimento e barriere, la grande incognita del Lido di Latina: gara solo annunciata
di Rita Cammarone
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Domenica 7 Giugno 2020, 09:44
La quiete dopo la tempesta dell’altra notte a Latina non ha ancora restituito la spiaggia dove impiantare gli ombrelloni della difficile stagione 2020. Alla Marina si contano i danni e ci si dà da fare per rimettersi in piedi. Gli operatori balneari sperano di poter tornare, prima possibile, a lavorare in condizioni “normali” - il che è tutto dire viste le regole anti-Covid -, ma servono i soldi. E la speranza di poter confidare in interventi di tutela della costa, al fine di non ricadere in ginocchio alla prossima burrasca.

«Venerdì sera abbiamo chiesto al sindaco Damiano Coletta – riferisce Massimo Perin, titolare del Lido Azzurra e referente di Assobalneari - di estendere la durata delle concessioni demaniali fino al 2033, come previsto dalla legge Finanziaria dello scorso anno, approvata a dicembre 2018, e rilanciata dal ministro Dario Franceschini durante il lockdown. Questo per noi è importantissimo. Chi ha la concessione in scadenza al 31 dicembre 2020 non ha la possibilità di richiedere alcun prestito; diverso sarebbe invece poter andare in banca e mostrare un titolo concessorio di durata ultradecennale». L’estensione della durata delle concessioni demaniali fino al 2033, da subito considerata un incentivo agli investimenti quale misura anticrisi, è prevista anche da una recentissima mozione di Fratelli d’Italia, approvata all’unanimità del Consiglio regionale del Lazio proprio in attuazione della legge 145 di dicembre 2018, la quale introduce anche la sospensione (causa Covid) dei canoni demaniali per il 2020. In provincia di Latina la legge 145 ha trovato applicazione già lo scorso anno nei comuni di San Felice Circeo, Sperlonga e Gaeta, quest’anno anche a Terracina. Latina è tra quelli rimasti indietro. «Lunedì (domani, per chi legge) protocolleremo in Comune il parere che Confindustria ha richiesto in merito alla legge 145, al fine di aiutare l’amministrazione a rimuovere i dubbi legati al ‘conflitto’ con la Bolkestein», aggiunge Perin. Circa gli interventi di tutela della costa, i balneari hanno chiesto al sindaco l’apertura di un tavolo permanente per la programmazione delle iniziative. «Ci rendiamo contro che l’amministrazione e il servizio Ambiente possa avere difficoltà ad affrontate temi complessi come ad esempio i rifiuti e il demanio marittimo, per questa ragione ci siamo offerti di collaborare per il bene della Marina», fa sapere la società Top Lido che gestisce il Tulum, uno degli stabilimenti maggiormente danneggiati dalla mareggiata.

Ma quali sono le iniziative da pianificare? Il primo cittadino ha affermato, l’altro ieri, che il Comune può ora procedere a una gara per l’affidamento di lavori di ripascimento morbido per un importo di 190mila euro. La somma ricorda la prima tranche di 300mila euro stanziati dalla Regione Lazio nel 2019 per interventi urgenti a seguito di precedente mareggiata. Soldi da spendere per opere da realizzarsi entro il 15 giugno 2019. Ma dopo il nulla di fatto dello scorso anno (l’assessore Roberto Lessio il 25 giugno scrisse alla Regione che i soldi erano arrivati in ritardo), si annuncia a stagione 2020 ormai avviata la gara per spargere sabbia davanti all’hotel Fogliano e al lido della Polizia di Stato, come previsto nel progetto costato già 30mila euro. Il Comune di Latina nel 2018 aveva sottoscritto, dopo un lunghissimo iter, un protocollo d’intesa con il Comune di Sabaudia per la definizione di un programma di movimentazione sabbia.

Un programma da 1.100 anche questo rimasto lettera morta. Il 28 marzo 2019, l’assessore Lessio, a seguito di un’interrogazione, annunciò l’arrivo di una draga per l’avvio dei lavori. Mai arrivata. Da progettare ancora la prosecuzione delle barriere soffolte di Foce Verde: 5,5 milioni di euro stanziati nel 2019 dalla Regione con scadenza fissata a dicembre 2021. L’auspicio è che non si arrivi all’ennesimo definanziamento.
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