Il Cammino degli Aurunci. E’ il progetto suggestivo con il quale il quale il Parco naturale dei Monti Aurunci partecipa al prestigioso "Green Road Award" 2024. Lo scorso anno si è imposta la Toscana con la Ciclovia Puccini, quest’anno ci prova anche il Sudpontino. C’è stato tempo per candidarsi e il primo giugno verrà decretato il sentiero vincitore.
«Le piste ciclopedonali cominciano ad essere sempre più numerose ma ancora poco conosciute. L’Italian Green Road Awards - spiegano dal premio - nasce dall’esigenza di valorizzare tutte le forme di turismo sostenibile e i percorsi ciclopedonali italiani per renderli noti al grande pubblico. Solo così potranno essere patrimonio di tutti»
Il cammino degli Aurunci è un percorso che si snoda per quattro giorni attraverso un territorio poco conosciuto al grande pubblico nel sud del Lazio tra il mare e i monti. «Il tracciato - sottolinea il commissario straordinario del Parco, Fiorello Casale -rappresenta un'opportunità straordinaria per scoprire le bellezze naturali e storiche dei Monti Aurunci. Puntiamo a condividere la bellezza del nostro territorio con un pubblico più ampio».
L’iniziativa è il frutto di una collaborazione tra il Parco naturale dei Monti Aurunci e l'associazione Maremoto, un gruppo di appassionati di bicicletta e trekking che ha contribuito alla realizzazione e alla promozione di questo itinerario.
Il Cammino è stato finanziato dalla Regione Lazio e ha l'obiettivo di promuovere il cicloturismo e l'escursionismo sostenibile. Sul sito www.camminodegliaurunci.org si trovano tutte le informazioni. Il percorso a piedi è lungo 85 km, quello da percorrere in mountain bike arriva a 150 km e può essere percorso in 4 o 5 tappe. Il tracciato collega Minturno a Itri passando per Spigno, Maranola, il Redentore e il santuario della Madonna della Civita. Nel sito per ogni tappa sono indicate le strutture dove poter alloggiare e dove mangiare. Nei ristoranti indicati (compresi quelli di due rifugi) sono previsti menù del viandante a a prezzi che variano dai 10 ai 25 euro. E’ prevista anche “La credenziale del cammino”, un documento personale dove far apporre i timbri lungo il tracciato.