Giorgia Castriota e la strana vendita di cani: animali senza pedigree ceduti per 100 euro

L'inchiesta sulla gip di Latina: le ultime notizie

Giorgia Castriota e e la strana vendita di cani: animali senza pedigree ceduti per 100 euro
di Vittorio Buongiorno
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Lunedì 24 Aprile 2023, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 12:37

E' il giorno dell'interrogatorio nel carcere di Rebibbia a Roma per il giudice per le indagini preliminari di Latina Giorgia Castriota, magistrato arrestato giovedì dalla Procura di Perugia. Sarà la gip umbra Natalia Giubilei insieme al procuratore capo Raffaele Cantone e al sostituto Gennaro Iannarone a varcare le porte del carcere della Capitale per interrogare la collega e Silvano Ferraro, collaboratore del giudice nell'ambito di procedure di amministrazione giudiziaria. I due sono accusati a vario titolo (insieme a Stefania Vitto, finita ai domiciliari) di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità.
L'inchiesta ruota attorno al sequestro delle società di Fabrizio Coscione, l'imprenditore arrestato e posto ai domiciliari proprio dalla giudice Castriota. E' stato lui a denunciare alla Procura di Milano, che ha poi trasmesso gli atti ai colleghi di Perugia per competenza, il magistrato pontino. Ora, dalle costole di questa vicenda riemerge una storia perlomeno curiosa. La giudice aveva chiesto e ottenuto all'amministratore giudiziario Stefano Evangelista, indagato nell'inchiesta, di poter utilizzare uno dei capannoni industriali che si trova ad Aprilia di proprietà di una delle società di Coscione e sequestrato proprio dal magistrato. Una richiesta perlomeno curiosa ma che era stata accolta in men che non si dica. A cosa serviva quel capannone al magistrato? Per la vendita di cuccioli di cane sequestrati dalla gip nell'ambito di una indagine su una tratta di animali di razza senza pedigree.

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Per capire cosa sia accaduto dobbiamo fare un passo indietro.

Nel novembre dello scorso anno i carabinieri del Nipaaf, il Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Latina, sequestrarono 109 cani appena nati. Minuscoli. «Stavano nel palmo di una mano» ricorda chi li ha visti in quei giorni. Più di cento, una storia che sembra quella della "Carica dei 101". L'operazione portò all'iscrizione nel registro degli indagati di 14 persone per frode in commercio e associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di animali da compagnia. Gli animali erano stati oggetto di annunci di vendita pubblicati online, annunci che li spacciavano per bulldog francesi, Spitz di Pomerania e Cavalier King, ma erano sprovvisti di pedigree e di attestati che potessero certificare la loro genealogia. I cani però restano affidati a uno degli indagati. Qui interviene la Castriota. Chi la conosce sa del suo amore per i cani e anche del suo impegno per la tutela degli animali. A gennaio, d'intesa con la Procura la Castriota decide che si trovano in una situazione inaccettabile dal punto di vista igienico-sanitario e decide di intervenire. Lo fa con un provvedimento in cui spiega che essendo i cuccioli sequestrati «beni deperibili» è necessario metterli in vendita.

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Viene aperto un conto presso poste italiane intestato al Tribunale dove far confluire i soldi della vendita. Poi viene fissato un prezzo: 100 euro. Qualcuno storce il naso. E' vero che i cani non hanno pedigree, ma 100 euro sono praticamente niente e poi sono troppo piccoli per essere separati dalle madri. Di fatto c'è una vera e propria corsa. Vengono effettuate due vendite. E gli animali vanno a ruba. La prima viene effettuata a Latina, presso uffici della Asl. Ma c'è la ressa e si decide di procedere altrove. Ecco che spunta l'idea: farsi autorizzare a utilizzare un capannone sotto sequestro per un'altra inchiesta. Lì vengono venduti altri trenta cani. Da quanto risulta era uno dei siti sequestrati a Coscione. Ma era marzo e quella storia di arena. Ora c'è chi giura che anche questa vicenda potrebbe finire nelle carte dell'inchiesta. Come sono stati trovati gli acquirenti? Quanti soldi sono finiti sul conto dedicato? Era corretto usare quel capannone? E soprattutto che fine hanno fatto gli altri cani?
 

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