Formia connection, sentenza definitiva: in carcere Bardellino e gli altri

Formia connection, sentenza definitiva: in carcere Bardellino e gli altri
1 Minuto di Lettura
Domenica 2 Giugno 2019, 10:55
Sono finiti ieri pomeriggio in carcere, in esecuzione di una sentenza di condanna emessa la sera prima dalla Corte di Cassazione a conclusione del processo denominato Formia Connection, Angelo Bardellino, Tommaso Desiato, Franco D'Onorio De Meo e Giovanni Luglio.

Devono rispondere di concorso in estorsione e i primi tre anche di utilizzo di armi da fuoco. Accompagnati dai propri legali si sono costituiti alla casa circondariale di Cassino Angelo Bardellino, 47 anni, nativo di San Cipriano d'Aversa (Caserta) e residente a Formia, nipote del boss dei Casalesi, Antonio (che dovrà espiare cinque anni 6 mesi e 16 giorni di reclusione) e Tommaso Desiato, 43 anni, originario di Maddaloni (Caserta) e residente a Formia, con 4 anni 7 mesi e 29 giorni da scontare. Si sono invece costituiti al commissariato di polizia di Formia, anch'essi accompagnati dai propri legali, Franco D'Onorio De Meo, 46 anni, di Formia (che dovrà espiare la pena di 3 anni e 11 mesi di reclusione) e Giovanni Luglio, 46 anni, di Formia, con tre anni e sei giorni ancora da scontare.

Gli ordini di carcerazione sono stati emessi ieri dal Sostituto Procuratore generale della Corte di Appello di Roma, Emma D'Ortona, in seguito alla sentenza di condanna della Corte Cassazione, resa definitiva nella serata di venerdì, con cui sono stati respinti i ricorsi presentati dal legali dei quattro personaggi coinvolti nell'operazione Formia Connection relativa ad episodi commessi quindici anni fa, tra il 2003 e il 2004, a Formia.

Servizio completo sull'edizione cartacea o sul Messaggero digital
© RIPRODUZIONE RISERVATA