«Salutami papà», un'intercettazione alimenta il giallo sulla morte di Bardellino

«Salutami papà», un'intercettazione alimenta il giallo sulla morte di Bardellino
di Giuseppe Mallozzi
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Sabato 29 Luglio 2023, 12:24

È una particolare intercettazione telefonica ad aver attirato l'attenzione degli investigatori della Direzione Antimafia di Napoli, che hanno poi fatto scattare il blitz di mercoledì scorso con le quindici perquisizioni tra Formia, Gaeta e Scauri e portato alla scoperta di un bunker all'interno di un'abitazione nel Villaggio del Sole.

In quella telefonata, il fratello di Antonio Bardellino, Silvio, avrebbe rivolto un insolito saluto a uno dei nipoti, figli del defunto boss Antonio Bardellino e di Rita De Vita, dicendo: «Salutami papà». Questa frase è solo uno degli elementi che gli investigatori stanno seguendo per scoprire la verità sul fondatore del Clan dei Casalesi. La sentenza Spartacus del 2005 aveva certificato la morte di Antonio Bardellino per mano di Mario Iovine in Brasile, ma il corpo del boss non è mai stato ritrovato. Persino il super-pentito Tommaso Buscetta, suo stretto alleato, mise in dubbio l'effettiva uccisione del camorrista. Il recente blitz del 26 luglio, coordinato dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri con la collaborazione delle Dda di Napoli e Roma, ha messo in luce una complessa indagine che mira a scoprire una nuova alleanza tra i cugini formiani, Callisto e Gustavo Bardellino, e membri influenti del Clan dei Casalesi.
L'indagine parte dagli spari che hanno colpito Gustavo a Formia lo scorso 15 febbraio in un autosalone di proprietà della famiglia Buonerba.

Tra i perquisiti, anche se non indagato, figura Salvatore Bardellino, 86 anni, ex postino che vive a San Cipriano d'Aversa, luogo dove la famiglia sarebbe stata costretta ad andare dopo la faida con la fazione vincitrice del Clan dei Casalesi. Nonostante la guerra di camorra, Salvatore Bardellino ha sempre potuto vivere tranquillamente nella zona senza incontrare ostacoli.

Nel corso delle perquisizioni, gli inquirenti hanno ritrovato un covo bunker utilizzato da Antonio Bardellino, probabilmente anche dopo la sua presunta morte nel 1988. Si trova sotto un appartamento un tempo associato al manager della discoteca Seven Up di Formia, Aldo Ferrucci.

L'appartamento, situato in Viale dei Pini 7, al Villaggio del Sole, è attualmente occupato da una coppia di anziani, che sono stati ascoltati dalle forze dell'ordine. E non è finita qui, perché testimonianze non confermate indicano che anni fa nell'appartamento sarebbe stata avvistata anche l'ultima compagna di Antonio Bardellino, Rita De Vita, madre dei suoi figli che vivono a Santo Domingo. È proprio da Santo Domingo che uno dei figli di Antonio Bardellino ha parlato con lo zio, Silvio, ricevendo il saluto enigmatico: «Salutami papà». Il riferimento al "papà" potrebbe solo essere ad Antonio. La risposta del figlio alla frase è stata: «Sì».

Ma c'è anche un vecchio reperto ritornato in mano agli investigatori: una foto a mezzo busto scoperta dalla Squadra mobile di Latina il 24 novembre 2011, durante l'arresto di Angelo Bardellino, figlio di Ernesto e nipote di Antonio, che successivamente fu condannato per estorsione a Formia. L'immagine è stata attentamente confrontata dalla polizia scientifica con la foto segnaletica del defunto boss. L'analisi dei due scatti ha dato esito positivo, rivelando una «compatibilità totale» tra l'ignoto a mezzo busto e Antonio Bardellino. Un risultato sconcertante che porterebbe all'ipotesi di Bardellino ancora nel 2011. Questa scoperta apre nuovi interrogativi sulla vicenda e spinge gli investigatori a riconsiderare tutti gli eventi e le circostanze intorno alla morte del boss dei Casalesi.

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