Shoah, gli ebrei salvati dal Vaticano: ritrovato l’elenco dei 150 conventi

Grazie a Pio XII, tremiladuecento uomini, donne, bambini ebrei braccati si salvarono

Shoah, gli ebrei salvati dal Vaticano: ritrovato l’elenco dei 150 conventi
di Franca Giansoldati
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Venerdì 8 Settembre 2023, 00:27

Tremiladuecento uomini, donne, bambini ebrei braccati che si salvarono grazie a Pio XII. Ora si conoscono le loro identità, le date di nascita e dove trovarono rifugio a Roma. Una grafia minuta e ordinata riuscì a riempire in segreto fogli su fogli ingialliti dal tempo in cui venne annotato con precisione nomi e cognomi e il relativo indirizzo della salvezza, vale a dire i luoghi in cui trovarono riparo dalle persecuzioni ordinate dal capo delle SS Herbert Kappler, in uno dei momenti più bui e drammatici, quando dopo l’8 settembre si stava preparando il rastrellamento del ghetto nonostante i 50 chilogrammi d’oro consegnati al comando tedesco nella speranza di scongiurare il peggio. I nazisti poco dopo avviarono ugualmente le deportazioni ma in parallelo, in un clima plumbeo, il Vaticano dava ordine a conventi e parrocchie di attivarsi e aprire le porte. 


Il ritrovamento di quell’elenco è storicamente rilevante. E’ stato annunciato ieri mattina dal Pontificio Istituto Biblico, dallo Yad Vashem e della comunità ebraica. Si tratta di un altro tassello per ricostruire quello che accadde e sfumare le tensioni tra il mondo ebraico e il mondo cattolico sui silenzi di Pio XII accusato di non aver denunciato pubblicamente l’Olocausto per paura di ritorsioni benché avvio una gigantesca azione di assistenza. 
Di quest’elenco si persero le tracce; si pensava fosse andato perduto, anche se nel 1961 Renzo de Felice ne parlò in un libro ma in termini vaghi e generici.

Al momento l’identità di questi 3200 sopravvissuti non può essere divulgata per questioni di privacy (per i discendenti). A stilare la lista della salvezza fu un gesuita, padre Gozzolino Birolo, all’epoca economo del Biblicum il quale iniziò ad annotare l’identità dei perseguitati a partire dal giugno del 1944 fino alla primavera del 1945. Il rettore dell’istituto era il gesuita padre Agostino Bea, poi cardinale nel 1959, noto per il suo impegno nel dialogo ebraico-cattolico e per il documento del Vaticano II Nostra Aetate.

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PASSAGGI
La scoperta è stata annunciata durante un seminario accademico al Museo della Shoah. Claudio Procaccia, responsabile del dipartimento culturale della Comunità ebraica ha spiegato che la documentazione non fornisce informazioni se gli ebrei identificati siano stati battezzati. Resta però un importante «elemento di novità per capire qualitativamente e quantitativamente» chi venne ospitato. 


Ora serviranno ulteriori passaggi per ricostruire ogni storia personale nel dettaglio e confrontarla con altri elenchi di altri archivi. Gli storici, infatti, sono cauti e non escludono che in quel clima di grave pericolo generale vi potessero essere persone non ebree che per trovare un nascondiglio nei conventi fornissero false generalità. 
La documentazione ritenuta scomparsa è spuntata fuori mentre erano in corso verifiche negli archivi dell’Istituto Biblico. Per chi ha potuto consultare quei fogli giallognoli vergati con l’inchiostro nero a tratti scolorito si è commosso nel pensare a tanti volti ignoti. Padre Gozzolino ha riportato in tutto i nomi di 4.300 persone ospitate in un totale di 100 monasteri femminili e 55 maschili. Di queste persone, 3.600 sono state identificate grazie a un incrocio di dati con gli archivi della Comunità ebraica ma solo 3200 sono certamente ebrei. La collaborazione è massima e padre Dominik Markl, del Pontificio Istituto Biblico ha ringraziato gli scambi con la Comunità ebraica e con lo Yad Vashem. 


PIO XII
La lista dei luoghi romani della salvezza è un reticolato impressionante. Chiese nel centro storico, parrocchie, confraternite, strutture in zone periferiche, le suore agostiniane, i preti di piazza Campitelli, l’istituto Gesù e Maria sulla via Flaminia. Pio XII leggeva personalmente molte delle suppliche che arrivavano e disponeva ordini di aiuto. 

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