Maltempo, il meteorologo: «A Roma raffiche di vento anomale, dobbiamo abituarci a un clima estremo»

Maltempo, il meteorologo: «A Roma raffiche di vento anomale, dobbiamo abituarci a un clima estremo»
di Valentina Arcovio
3 Minuti di Lettura
Martedì 30 Ottobre 2018, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 00:49

«Questo vento su Roma è certamente qualcosa di eccezionale. Capita raramente che, oltre a essere così intenso, duri anche così a lungo». Per Federico Fierli, ricercatore dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr), un vento così sulla Capitale non è qualcosa che abbiamo visto così spesso. «Possiamo dire che è un evento nell'ordine dei decenni», sottolinea.

LEGGI ANCHE Maltempo, morta un'altra donna: è l'ottava vittima. E l'allerta continua

Quanto sono state intense le raffiche di vento che si sono abbattute ieri sulla città?
«Sono state molto intense. I valori registrati sono davvero eccezionali. Ad esempio, a Tor Vergata e sul tetto dell'Università de La Sapienza sono state registrate raffiche che andavano oltre i 100 chilometri orari. Ma più dell'intensità a esser stata eccezionale è la durata di questa ondata di vento, praticamente due giorni».

Da dove sono arrivate queste raffiche?
«Sono frutto di una circolazione ciclonica persistente che ha investito il nostro Paese da giorni. La struttura meteorologica di bassa pressione da cui è originata questa ondata di vento non è anomala. Accade frequentemente in questo periodo dell'anno. Ma questa volta la struttura di bassa pressione è stata più profonda e stabile rispetto al solito. Tanto da aver poi generato questi venti così intensi».
 



È reale la sensazione che a Roma stia diventando una città più ventosa che in passato?
«Non possiamo dire certamente che Roma sia una città stagnante. Nella Capitale il vento c'è e c'è sempre stato, complice anche la vicinanza del mare».

A quale città potrebbe somigliare in futuro, dal punto di vista meteorologico?
«Direi a una città più vicina ai tropici con alternanza fra periodi molto caldi siccitosi e eventi di pioggia intensi, come quello che abbiamo osservato nelle ultime estati. Più seriamente, quello che ad oggi sappiamo è che i cambiamenti climatici stanno influenzando la frequenza dei cosiddetti eventi estremi, non direttamente riferibili al vento ma legati alla siccità e alle precipitazioni. In questo senso, Roma, così come molte altre aree del nostro paese, potrebbe attraversare periodi maggiori di siccità e registrare precipitazioni più intense. Cioè nubifragi con maggiori quantità di pioggia. Sul vento, al momento, non abbiamo strumenti consolidati per dire altrettanto».

Perché?
«La ricerca sta ancora lavorando sugli impatti del cambiamento climatico e sulle attribuzioni, ad esempio se ci sia un legame tra l'aumento della frequenza e dell'intensità del vento in eventi come quello di questi giorni e i cambiamenti climatici globali. Possiamo citare come esempio un recente studio del Cnr, che ha suggerito a partire dai dati osservati una possibile connessione tra riscaldamento globale e aumento delle trombe d'aria sul Mediterraneo.
Non si può stabilire un rapporto di causa-effetto diretto tra cambiamenti climatici e il vento di questo giorni, ma possiamo dire che alcuni fattori che determinano e determineranno venti più intensi sono influenzati dai cambiamenti climatici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA