TORINO Baci rubati, seppur sulla guancia, mani sulle braccia e persino uno strusciamento. Un corteggiamento, secondo la procura, «ossessivo e fastidioso», che includeva approcci fisici senza il consenso di lei. In una parola: molestie. E sul banco degli imputati non c'è un comune cittadino, ma l'ex comandante della polizia locale di Bardonecchia, Alessandro Lovera, 52 anni. Nemmeno la vittima è una persona qualunque: si tratta di Chiara Rossetti, sindaca di Bardonecchia, comune in Val di Susa che dista un'ora da Torino. Insomma, uno scandalo tra le fila dell'amministrazione della cittadina montana. Secondo gli inquirenti «attenzioni e lusinghe» sarebbero state troppo pressanti, unite alla «reiterazione di tentativi di contatto invasivi dell'altrui sfera privata».
GLI EPISODI
Ci sarebbero stati diversi episodi in cui Lovera avrebbe agito con l'aggravante di «abuso di poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione, nella sua qualità di pubblico ufficiale», è il capo di imputazione.
IL PECULATO
Le contestazioni nei confronti dell'ex comandante dei vigili sono pesanti. Oltre alle molestie ci sono anche il peculato, per l'utilizzo a fine personale di due monopattini di proprietà della polizia locale, e il tentativo di truffa ad un'assicurazione in seguito ad un infortunio sulle piste di Bardonecchia riportato da un parente di Lovera. L'ex comandante dei vigili respinge categoricamente ogni accusa: «Ho fiducia nella magistratura. Già è stata respinta la richiesta di sospendermi dal lavoro e di allontanamento presentata nei miei confronti, sono certo che anche sugli altri episodi chiarirò ogni aspetto. Tutto parte da denunce della sindaca, dimostrerò la mia estraneità ai fatti».
L'ex comandante è ancora in forza al corpo dei vigili urbani di Bardonecchia dove quotidianamente incontra, anche se in un ruolo diverso rispetto a quello ricoperto all'epoca dei fatti, la sindaca. Rossetti, dal canto suo, spiega perché è arrivata a questo: «Ho denunciato i fatti accaduti innanzitutto per tutelare il Comune di Bardonecchia, oltre che me stessa».
GLI APPROCCI
Certamente la vicenda è delicata. Agli atti della Procura figurano vari casi di approcci, non graditi e quindi molesti, da parte dell'ex comandante nei confronti della sindaca, a partire dall'agosto del 2022. Al termine della festa del paese, quando Lovera ha inviato alla donna, via WhatsApp, il commento: «Oggi eri stupenda». Un messaggio scritto con un «registro comunicativo inopportuno e conturbante», secondo la pm Giulia Rizzo, titolare dell'inchiesta. In una successiva occasione, quando i due si sono trovati soli nei locali della sede del municipio, la sindaca riferisce di essersi sentita braccata. Al punto da dover fuggire in ascensore, per poi barricarsi in un ufficio, così da sfuggire ad altri approcci dell'accusato. La prima cittadina ha riferito agli inquirenti anche di un «bacio sulla guancia» rubato e di uno strusciamento avvenuto davanti ad alcune colleghe.Lovera era arrivato a Bardonecchia per assumere il comando dei vigili nel 2021, dopo il pensionamento della precedente comandante della polizia locale. All'epoca era primo cittadino Francesco Avato, attuale braccio destro della sindaca Rossetti che, prima degli episodi contestati, non aveva tolto la nomina al funzionario, mantenendolo nell'incarico. È stato rimosso a fine dello scorso anno, essendo venuto meno il rapporto di fiducia. Nel denunciare l'accaduto, Chiara Rossetti spiega infatti che «l'esposto in Procura è nato anche per timore che Lovera potesse fare leva su una presunta relazione per nascondere atti compiuti a danno del Comune, o raccontando in giro storie inesistenti». Insomma, avrebbe denunciato per tutelare la città che da sempre ama.
Erica Di Blasi
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