Mestre, maxi furto di rame manda in tilt gli ascensori del nuovo Iperlando: banda in azione nella notte

Mestre, maxi furto di rame manda in tilt gli ascensori del nuovo Iperlando: banda in azione nella notte
di Elisio Trevisan
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Venerdì 27 Maggio 2022, 09:38

Gli ascensori del sovrappasso del nuovissimo IperLando in via Caravaggio a Mestre sono fuori uso, ma non per un guasto, quanto per colpa dei ladri di rame che hanno sfilato e si sono portati via ben 400 metri del prezioso metallo. La banda è entrata in azione alle 2:45 della scorsa notte, tempo registrato dal sistema delle telecamere di sicurezza di Lando sulla rotatoria della Castellana. Un gruppo di persone con alcuni furgoni, organizzate di tutto punto e soprattutto professionali, almeno come elettricisti o come ex sabotatori dell’esercito.

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Si sono diretti subito alla cabina di trasformazione dell’Enel nelle vicinanze della Stea, l’azienda chimica in via Borgo Pezzana che tratta diluenti e solventi plastificanti che vengono anche esportati in Slovenia e Croazia. In pochi istanti hanno tranciato di netto l’innesto dei cavi di rame e lo hanno fatto a rischio della vita perché l’impianto era in tensione.

I furti di rame, infatti, sono molto frequenti visto il valore che ha nei cantieri edili e in quelli delle opere pubbliche, ma di solito sono sempre accaduti su linee inattive, non collegate alla corrente elettrica. Invece questa volta hanno agito direttamente sulla cabina di trasformazione: non appena separati i cavi dalla cabina hanno cominciato il paziente lavoro di sfilarli dalle condotte: circa venti metri alla volta, li tagliavano, arrotolavano e infilavano dentro ai furgoni. Sono andati avanti così fino al sovrappasso dove, finalmente, si sono fermati avendo esaurito il rame da rubare.

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Del furto si sono accorti per primi soprattutto gli anziani e i soggetti più fragili ieri mattina dovendo attraversare la strada che collega la rotatoria della Castellana per la tangenziale con quella di via Bella verso l’ex Auchan o via Giovanni Battista Gianquinto verso l’ospedale dell’Angelo e verso Zelarino: gente che vive nel popoloso rione dei dintorni e che va a fare le spese da Lando o negli altri centri dell’Aev Terraglio, l’Area attività economiche varie, oppure va a lavorare in quelle attività commerciali, nei numerosi uffici o all’ospedale. Quando hanno provato ad attivare gli ascensori si sono accorti che erano praticamente morti, e c’è stato più di qualcuno che ha dovuto rinunciare alle incombenze che avrebbe dovuto affrontare, mentre chi non aveva problemi fisici si è fatto le scale. Il danno è ingente ma la ditta Tonon, che aveva fatto i lavori per il lotto di Lando, è già al lavoro «e nel giro di un paio di giorni dovrebbe riuscire a infilare nuovamente i 400 metri di cavo di rame e a riattivare gli ascensori» ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, che ha anche voluto «ringraziare le maestranze e Lando per la preziosa collaborazione».

Il furto di rame e la conseguente paralisi degli ascensori, tra l’altro, ha fatto tornare alla ribalta la necessità di realizzare il secondo sovrappasso promesso dal Comune con una corsia quasi a raso e una leggera pendenza, in salita e in discesa, in modo che a piedi, in bici o spingendo una carrozzina si possa attraversare la strada senza far particolare fatica e senza rischi. Via Caravaggio, infatti, è diventata una sorta di mini tangenziale, e l’attraversamento per tutte le persone che vivono nella vasta area edificata raggiungibile da via del Gazzato e che lavorano nei paraggi deve essere reso il più facile possibile.

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